Non necessita di particolari commenti l’immagine qui sopra che ha fatto il giro dei social. Rispecchia perfettamente quello che è successo alla scuola Sulas di Novara dove, pare a seguito della pioggia, battente, ma neanche troppo, dei giorni scorsi, dal tetto si sono staccati alcuni calcinacci. Nonostante i tentativi, da parte dell’amministrazione comunale, di ridimensionare il problema, i genitori dei bambini ospitati dalla scuola stanno manifestando sui social la propria rabbia e la propria preoccupazione, alla luce del fatto che, in quella scuola, i loro figli trascorrono l’intera giornata. Ma soprattutto perchè se qualcuno dei calcinacci che vedete fosse caduto addosso ad un bambino, quest’ultimo si sarebbe fatto davvero male. Dunque, nonostante il comunicato del Comune con cui si annuncia il prosieguo degli “interventi di ripristino e messa in sicurezza delle strutture della scuola d’Infanzia Sulas e del nido Arcobaleno, danneggiate da una considerevole infiltrazione d’acqua durante i due successivi forti temporali di mercoledì e di sabato” e la volontà di garantire la “massima efficienza” dei locali, la polemica non si placa e i genitori, sulla pagina Facebook del Sindaco, non si limitano certo a ringraziare il Comune per la tempestività e l’intervento effettuato.
“Lo avevano chiuso una decina di giorni fa perchè con quel temporale era crollato il tetto. Poi hanno riaperto dicendo che avevano messo a posto il soffitto e quindi noi potevamo stare tranquilli e portare i bambini all’asilo – spiega una delle mamme che ogni giorno accompagnano il proprio bambino in quella scuola – Invece dopo la pioggia di sabato è crollato di nuovo il tetto, ringraziando Dio che, per la seconda volta, i bambini non c’erano. E il sindaco è stato capace di rispondermi che era un’assurdità e che non era crollato nessun soffitto. Qui c’è la foto che dimostra che avevamo ragione“.
In effetti, non si tratta mica tanto di un’assurdità… la foto lo dimostra. Un problema che evidenziano anche altri genitori, tutti molto critici per come è stata affrontata una situazione già data per risolta, probabilmente, con una certa superficialità.
“L’importante e organizzare feste e festini in città – prosegue un’altra mamma – fa niente se i nostri bambini sono in pericolo; noi, del resto, abitiamo in periferia e quindi non siamo dà considerare!”.
Comunque, tutto è bene quel che finisce bene, ma spesso, dalle lezioni che si ricevono, c’è solo da imparare. Magari noi genitori siamo anche un po’ apprensivi, ma chi non lo sarebbe di fronte ad una situazione del genere? Del resto, c’è di mezzo l’incolumità di bambini e la sicurezza di un luogo che, oltre alle mura di casa, è lo spazio dove i piccoli trascorrono la maggior parte del loro tempo. Se non c’è da preoccuparsi in questo caso… Nel frattempo, qualche genitore annuncia il ritiro del figlio dalla Sulas. E non si può certo biasimare…