Pubblica sui social le foto del cantiere del mercato coperto, chiedendosi se i lavori di rimozione dell’amianto si stiano svolgendo correttamente ed avanzando più di un dubbio. Il Sindaco smentisce sulla propria bacheca Facebook, anch’egli con foto e sopralluogo dell’Asl, poi, non contento, diffida il cittadino, con tanto di missiva protocollata e notificata tramite il messo comunale.
Insomma al primo cittadino Andrea Ballaré le perplessità di Fabio Portesan (l’autore dei post che hanno sollevato la questione) non sono proprio andate giù. Così lo ha diffidato a “provvedere alla rimozione dei commenti lesivi dell’amministrazione, pubblicati sul social network “Facebook” nei giorni scorsi, afferenti le lavorazioni di rimazione della copertura “in amianto” dalle campate del mercato di viale Dante, in quanto, a seguito di verifica effettuata anche a cura del competente Ufficio dell’Asl, sono risultati totalmente infondati; a rettificare le informazioni non corrispondenti al vero con le stesse modalità utilizzate per la pubblicazione dei messaggi offensivi; ad astenersi per il futuro dal pubblicare su qualsivoglia social network commenti o divulgare notizie non corrispondenti al vero che possano cagionare un danno all’amministrazione esponente oltrechè diffondere un ingiustificato allarmismo nella cittadinanza“.
Al di là della questione tecnica (nella quale non vogliamo entrare perchè riteniamo sia di competenza delle specifiche figure professionali) e delle repliche e smentite che il Sindaco peraltro, come detto, aveva già fatto, sono i toni perentori di questa diffida che lasciano perplessi; toni che forse poco si addicono al ruolo istituzionale che Ballarè ricopre.
Tant’è che Portesan risponde, sempre sui social: “Le foto ed i video da me prodotti sono ormai di dominio pubblico, e non pavento rischi per la salute con i video che ho pubblicato, ma ne ho la certezza che ci sono dei rischi a giudicare dalla polvere che vola. La diffusione incontrollata e virale di notizie è prerogativa dei social network e non credo che vengano diffidati tutti coloro che pensano o dicono che l’amministrazione Ballarè sia un duro colpo per Novara, se così non fosse ed il Comune di Novara vuole diffidare tutti coloro che non hanno votato questa giunta scriva direttamente una lamentela a Facebook“.
E lancia una provocazione dalla sua pagina Facebook al primo cittadino, lasciando il proprio numero di telefono e invitando Ballaré a fornire rassicurazioni sulla questione delle polveri.
Un rimpallo di foto e di informazioni che hanno avuto un esito quantomeno insolito e forse anche un po’ inopportuno per un sindaco il cui ruolo prioritario, come rappresentante dei cittadini, dovrebbe essere quello di dialogo e ascolto, soprattutto su temi che potrebbero suscitare preoccupazione tra la popolazione.
Anche dal punto di vista legale, come sottolinea Riccardo Lanzo, consigliere comunale di opposizione (Lega) ed avvocato “diffidare a rimuovere un contenuto senza specificare quale sia l’espressione o la frase a contenuto diffamatoria è come argomentazione un po’ debole“.
Insomma che il primo cittadino voglia evitare inutili (sempre che ovviamente lo siano) allarmismi ci può stare. Ma qui pare di assistere alla lotta di Davide contro Golia. E il sindaco (che firma di suo pugno la diffida) dà l’impressione più che altro di impalcarsi a censore: Ballarè-Catone?