Oltre ai 5000 firmatari che aderiscono alla campagna di ReteTerra contro le aree industriali di Agognate, diversi dubbi si stanno insinuando anche nella maggioranza che sostiene il Sindaco Ballarè. Di fatto, l’ultimo atto ufficiale risale a più di un anno fa, delibera nella quale si parla di un milione di metri quadrati di area agricola da trasformare in area industriale. Successivamente, l’esecutivo ha optato per un ridimensionamento del progetto, portando l’area a 600 mila metri quadrati. Nonostante gli svariati interventi, principalmente provenienti dalla stessa società Vailog, che ha firmato il progetto, queste aree industriali hanno destato non poche preoccupazioni. Se ai numeri e al consumo del suolo si aggiungono anche i passaggi di proprietà annunciati in queste ultime settimane, allora le perplessità crescono. Non è un mistero infatti che, in seno alla maggioranza, c’è chi, da tempo, ha manifestato apertamente la propria contrarietà.
“Da più di un anno si sta seguendo la vicenda – spiega Alfredo Reali, consigliere comunale di Sel – Ho partecipato a tanti incontri di approfondimento sul tema del consumo del suolo. Proprio gli elementi che ne sono emersi, mi hanno portato a rivedere e ripensare alla mia posizione. E’ un progetto che non va bene, nonostante le riduzioni di metratura. E’ ugualmente una quantità enorme di consumo del territorio, per un progetto i cui esiti finali sono assolutamente incerti. Nonostante tutte le uscite, anche ultimamente, sui giornali, non credo ci siano garanzie nè rassicurazioni certe“.
Reali, come ha sempre dichiarato nell’ultimo anno con coerenza, evidenzia anche che “ci sono già altre aree logistiche come a San Pietro Mosezzo: se Vailog, o chi per esso, vuole portare occupazione e lavoro, lo faccia dove già ci sono dei capannoni, senza effettuare un’operazione di questo genere i cui obiettivi evidentemente sono altri. L’operazione di Agognate che ha in mente la Giunta non mi trova assolutamente d’accordo“.
Mentre Reali manifesta da tempo la sua contrarietà al progetto (posizione che gli ha consentito di rimanere nelle fila di Sel, contrariamente a Fonzo e Rossetti che si sono invece avvicinati alle aree industriali), pare che dopo l’accordo di cessione di Vailog al real estate Segro, le perplessità di alcuni consiglieri siano anche cresciute, tant’è che, si vocifera, si starebbe creando un gruppetto di dissidenti interno alla maggioranza che avrebbe già sottoposto i propri dubbi al Sindaco Ballarè. Il quale per far passare le aree industriali, avrà oltretutto bisogno di una maggioranza qualificata. 17 voti in tutto.
Come dire, basterebbero pochi mani non alzate per far crollare l’intero progetto delle aree industriali.