Sversamenti nel lago d’Orta sui banchi di Palazzo Natta. I consiglieri di Provincia Protagonista attaccano Besozzi e Cremona. Lunedì consiglio
La questione dell’inquinamento del lago d’Orta arriva sui banchi di Palazzo Natta. A sollevare il problema, non già dal punto di vista ambientale ma politico, i consiglieri di “minoranza” di FdI, Lega e Provincia Protagonista-Fi. Nel mirino il presidente Besozzi e il suo vice Cremona. Tutto inizia lo scorso 17 luglio, quando i cinque presentano un’interrogazione per sapere, alla luce degli avvenimenti che si erano succeduti, “come mai l’amministrazione provinciale e il presidente non abbiano preso alcuna posizione pubblica in merito, nonostante la tutela e la valorizzazione dell’ambiente siano tra le funzioni principali dell’ente”.
Domande che, fuori dall’assise, avevano avuto una prima risposta dal vice Cremona: “in merito ai quattro sversamenti avvenuti a San Maurizio d’Opaglio la Provincia di Novara è perfettamente sul pezzo”; “ma – scrivono in una successiva interrogazione i cinque consiglieri – sostenendo che gli episodi sarebbero “dovuti ad un atto vandalico e non ad una forma di inquinamento strutturato”, mentre i vari articoli che si sono susseguiti, la grande mobilitazioni di Enti ed associazioni di questi giorni e le dichiarazioni degli amministratori locali sono ampiamente distanti dalle posizioni del delegato all’Ambiente dell’Amministrazione Besozzi”. Di più: “con le sue stesse affermazioni – aggiungono – il vice presidente dimostra di non conoscere in maniera approfondita né il tipo di problematica né tantomeno dove questa sia localizzata”. “Con la nostra interrogazione chiediamo al Presidente se intende prendere le distanze da quanto sostenuto dal suo vicepresidente e, visti gli errori macroscopici, ci dica se anche per lui non sia il caso di rimodulare le deleghe assegnando ad un altro consigliere della sua amministrazione l’importante delega dell’Ambiente”. La questione, insieme agli equilibri di bilancio, verrà discussa lunedì 30 luglio.