Una nuova manifestazione d’interesse per il recupero di Casa Bossi e dell’ex Macello, firmata Ream Sgr, società che è compartecipata anche dalla Fondazione Crt, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Asti e dalla Compagnia di San Paolo. Dopo l’annuncio del sindaco Alessandro Canelli, durante il consiglio comunale di ieri, non si è fatta attendere la reazione del Comitato spontaneo “Anna Prandina”, che da anni spinge per la bonifica dell’amianto dall’edificio di piazza Pasteur e che, in sostanza, aspetta dei fatti concreti.
“Non possiamo che esprimere soddisfazione, pur rimanendo realisti ed attendendo un eventuale buon esito finale delle intenzioni – commenta il Comitato, coordinato da Paolo Damnotti – Come Comitato Spontaneo di privati cittadini il nostro unico obiettivo rimane la sola bonifica dell’intera area da amianto ed altri inquinanti presenti come confermato da rapporti Arpa, oltre che la messa in sicurezza da intrusioni da parte di soggetti non autorizzati e potenzialmente pericolosi come avvenuto più volte in passato”. I costi della bonifica avevano, peraltro, scoraggiato i precedenti potenziali acquirenti, tanto da far andare deserte tutte le aste indette durante la precedente amministrazione comunale.
“Queste nostre richieste – riprende il Comitato, sempre sul tema dell’amianto – avanzate da anni alle varie amministrazioni erano e sono di responsabilità del Comune di Novara, proprietario dell’area. La riqualificazione dell’intera area, qualora si realizzasse effettivamente comprenderebbe logicamente anche le nostre comprensibili istanze, ce lo auguriamo vivamente e ne saremo molto grati, sebbene manifestazioni di interesse siano già pervenute negli anni passati deludendo poi le aspettative, ma ci confidiamo non sia questo il caso. Fiduciosi sia finalmente la volta buona che un grave problema di salute pubblica venga definitivamente risolto, augurando buon lavoro in tal senso anche all’attuale amministrazione, rimaniamo in attesa di un solerte riscontro delle intenzioni, riservandoci comunque, in caso di esito negativo, di tutelare nelle sede opportune la nostra salute e quella dei residenti delle zone limitrofe, come preannunciato nella manifestazione pubblica tenuta dal Comitato il 26 maggio 2017.”