Svolta nella indagini sulla morte di Sara Pasqual: dall’autopsia non sono emersi traumi che possano essere ricondotti a una morte violenta. Ora gli inquirenti attendono gli esiti degli esami tossicologico, per capire se la 45enne, trovata morta nella sua abitazione di Sozzago, fosse sotto l’effetto di alcol o stupefacenti che possano averne provocato il decesso. La posizione del suo compagno Gabriele Lucherini sembra quindi attenuarsi fortemente. Ma sul piatto resta aperta la questione dei maltrattamenti.
L’autopsia sul corpo della donna è durata circa 3 ore e ha confermato la presenza di ecchimosi su braccia e gambe, ma non ha rivelato elementi tali da poterle collegare al decesso. In sostanza non sono stati rilevati traumi gravi ai punti vitali.
Intanto nel corso del fine settimana le indagini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Mario Andrigo, si sono focalizzate sempre più sul rapporto fra la donna e il compagno. Anche nella giornata di oggi sono stati sentiti vicini e parenti della coppia, i quali hanno confermato le liti fra i due e che Sara Pasqual aveva più volte lamentato episodi di violenza da parte del compagno. Episodi a cui potrebbero essere collegate le numerose ecchimosi riscontrate sin dall’inizio sul suo corpo.