L’incontro era inizialmente fissato per febbraio. Ma solo ieri i vertici di Tamini hanno incontrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma i rappresentanti sindacali di Piemonte, Lombardia e Veneto e le Rsu dei vari siti produttivi degli stabilimenti. L’accordo era quello di valutare un piano industriale, che Tamini avrebbe dovuto presentare, con un confronto sulla futura produzione e sull’occupazione. Così non è stato e l’incontro di Roma ha ulteriormente alimnetato la rabbia di dipendenti e sindacati che anunciano per il 20 aprile, a Novara, una manifestazione. Tamini, l’azienda che, per rimanere al territorio novarese, ha annunciato ed attuato un ridimensionamento del personale (nello stabilimento di corso Risorgimento si sono perse, un anno fa, 50 unità su 79 dipendenti totali) è di proprietà per il 70% del colosso Terna. Nessun piano industriale è stato presentato alla sede del Mise e le prospettive, secondo i sindacati, non sono certo rosee.
“Siamo rimasti sconvolti dall’atteggiamento dei vertici aziendali che hanno dimostrato il mancato rispetto per i lavoratori e per le parti sociali – spiegano Sergio Busca, segretario Uilm, e Francesco Campanati, della Fiom – Il Ministero aveva definito con un verbale che a termine gennaio 2017 l’azienda avrebbe dovuto presentare un piano industriale; nonostante il ritardo di due mesi, il piano non solo non é stato presentato ma è stato affermato che allo stato attuale è impossibile fare una pianificazione del futuro lavorativo”.
I dirigenti di Tamini hanno annunciato invece una cura necessaria per guarire il gruppo alla luce “di un bilancio 2016 in negativo di 20 milioni di euro. Il piano industriale – proseguono i rappresentanti sindacali – darebbe qualche garanzia in più. Ormai è chiaro che la catastrofe occupazionale patita a Novara un anno esatto fa sia stata la goccia di un fiume torrenziale che a breve potrebbe travolgere le 400 famiglie occupate lavorativamente in Tamini”.
Un gruppo che sta soffrendo non solo a Novara ma anche nelle altre sedi. Risale alla Giornata internazionale della Donna la missiva delle lavoratrici di Melegnano indirizzata alla presidente Catia Bastioli: una lettera da donna a donna in cui le dipendenti della sede milanese, in fase di trasferimento, dichiaravano le difficoltà che avrebbero incontrato in tal caso come mamme con bimbi anche piccoli.
“Non resteremo a guardare, così come abbiamo fatto in altre occasioni – concludono Busca e Campanati – Solleciteremo l’attenzione dell’amministratore delegato di Novamont, che è stata anche Novarese dell’Anno e che di fatto guida anche Tamini, tramite Terna (che presiede) con una manifestazione che il giorno 20 aprile 2017 terminerà proprio nel piazzale antistante l’azienda chimica di Novara. Stiamo inoltre anche allestendo due bus carichi di lavoratori determinati a fare valere il proprio diritto al lavoro che il 27 aprile si dirigeranno a Roma nei pressi della sede di Terna ove si svolgera’ l’ assemblea degli azionisti”.