Nei giorni scorsi, il Sindaco Ballarè ha ribattezzato il bilancio definendolo “il bilancio della riduzione delle tasse”, annunciando la riduzione della Tari del 3%. Oggi, in commissione, l’assessore Giorgio Dulio ha approfondito il tema. E, da quanto emerso, la tassa sui rifiuti non è stata ridotta per una precisa scelta politica, quanto piuttosto per un semplicissimo ragione contabile.
“Il calcolo della Tari viene effettuato in modo diverso rispetto ad esempio all’Imu – ha evidenziato Dulio – Il costo del servizio è prestabilito e la ripartizione sui singoli contribuenti deriva da un calcolo delle superifici da assoggettare a tassazione. Nel 2014, si è registrato un incremento di superfici dovuto all’eliminazione delle esenzioni applicate dallo Stato su determinate categorie di imprese. Quindi a fronte di un incremento delle superfici, le fette si sono ridotte e, di conseguenza, la Tari ha avuto una flessione del 3%”.
Aumentando le superfici, il costo della Tari è diminuito proporzionalmente del 3%; ciò significa, per essere quanto più chiari possibile, che i cittadini, nel 2014 hanno pagato una Tari maggiorata rispetto al dovuto e la cifra in “eccesso” viene restituita quest’anno. Si tratta di una pura e semplice questione contabile imposta dalla legge, non certo di una specifica scelta politica della Giunta.
Insomma, chi aveva definito questo annuncio “spot” “il gioco delle tre carte” forse ci aveva azzeccato, tant’è che in commissione le reazioni dei consiglieri, in effetti, non sono state di sorpresa, ma di conferma a quanto già si immaginava.