Telecamere e selezione all’ingresso più rigida per “una movida più sicura”: lo prevede un protocollo siglato in Prefettura da forze dell’ordine e il Sindacato che tutela i locali da ballo
Un protocollo d’intesa creato “per tutelare ‘la gente della notte’ ed evitare che malintenzionati e vandali possano rovinare lo spirito di festa delle sere d’estate”. Lo hanno siglato davanti al prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo le forze dell’ordine e il Silb (sindacato che tutela i locali da ballo), concordando una selezione all’ingresso più rigida e l’introduzione di telecamere di videosorveglianza puntate sulle discoteche del novarese. L’obiettivo è: “Una ‘movida’ il più sicura possibile”, come spiega il presidente del Silb dell’Alto Piemonte Maurizio Lo Vecchio.
Un atto che arriva alla vigilia dell’estate, dopo una stagione 2017 che a Novara si era rivelata particolarmente movimentata. L’anno scorso diverse risse, provocate da abuso di alcol e non solo, avevano portato il questore Gaetano Todaro a chiudere temporaneamente diversi locali del centro città.
Ecco cosa prevede il protocollo
All’ingresso è assolutamente vietato introdurre armi oppure oggetti atti ad offendere, sostanze psicotrope e bevande alcoliche. Vietato anche accedere in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope o di stupefacenti o con indumenti palesemente inadatti alla tipologia del trattenimento o alla sua sicurezza. Non può inoltre accedere chi precedentemente ha assunto nel medesimo locale comportamenti pericolosi per la sicurezza e l’ordine pubblico, oggetto di specifica denuncia o diffida alle Forze dell’Ordine da parte della gestione del locale o del personale del servizio di vigilanza. Infine non entra chi si sottrae ai controlli previsti dal Decreto del Ministero degli Interni del 6 ottobre 2009. All’interno del locale non è consentito: essere in stato di ebbrezza o fare uso di sostanze psicotrope/stupefacenti; ai minori di 18 anni di consumare alcolici; disturbare il trattenimento assumendo atteggiamenti violenti, minacciosi, offensivi o ingiuriosi verso terzi; manomettere oppure ostacolare con oggetti le uscite di sicurezza e i dispositivi antincendio; disattendere le istruzioni ai fini di sicurezza comunicati dalla gestione e dal personale di sicurezza; sottrarsi ai controlli. Infine si è cercato anche di ‘regolare’ l’aspetto dell’uscita e all’esterno. Non è consentito: disturbare il riposo dei vicini con schiamazzi e sostare nelle aree di pertinenza del locale parlando ad alta voce; usare segnalazioni acustiche; diffondere musica ad alto volume anche dalle automobili; abbandonare nelle aree di pertinenza del locale bottiglie, oggetti o altri rifiuti; sottrarsi ai controlli.
“Come Silb – commenta Lo Vecchio, presidente Silb – abbiamo dimostrato e ribadito la nostra massima disponibilità sia alle Forze dell’Ordine che alle istituzioni, rappresentate dal Prefetto dott. Castaldo. Vorremmo anche offrire alla clientela una ‘movida’ il più sicura possibile e per farlo vorrei concludere sottolineando che se qualcuno impedisce l’accesso al locale anche solo per uno dei casi previsti dal protocollo d’intesa, è perché sta solo facendo il suo dovere. L’accordo, redatto congiuntamente dal nostro sindacato e dal Ministero, si pone l’obiettivo di diffondere una maggiore cultura della legalità tra i giovani, incrementare la sicurezza dentro e fuori i locali, contrastare ogni forma di violenza, nonché informare i ragazzi sui pericoli derivanti dall’assunzione di droga e dall’abuso di alcol. Gli attori interessati si impegnano così a promuovere l’applicazione del protocollo d’intesa che, regolato in base alle specifiche esigenze locali, prevedrà il coinvolgimento diretto degli operatori del settore e la conseguente collaborazione con le Forze dell’ordine. Saranno quindi irrobustite le misure di sicurezza; anche attraverso una più rigida selezione all’entrata delle discoteche e l’installazione di apparati di video-sorveglianza gestiti dai titolari. Si tratta di un momento molto importante per tutto il comparto della nightlife italiana. Un momento di grande responsabilità e di presa di coscienza per chi gestisce un locale notturno. Siamo altresì certi che tali misure verranno applicate quanto prima grazia alla collaborazione, necessaria, tra le Organizzazioni di categoria e l’Amministrazione dell’Interno, che fornirà le necessarie indicazioni”.