Tentata violenza alla moglie, condannato a 8 mesi. L’uomo era finito a processo con le accuse di maltrattamenti (assolto) e violenza sessuale nell’ipotesi più lieve
Assolto dai maltrattamenti, condannato a 8 mesi per violenza sessuale nell’ipotesi più lieve. Questa la sentenza emessa questa mattina (29 maggio) dal tribunale di Novara per un quarantenne novarese, difeso dall’avvocato Antonella Abisso, per il quale il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione. La moglie, che lo aveva denunciato nella primavera di due anni fa, ascoltata in aula aveva ridimensionato le accuse. “In quel periodo avevamo perso entrambi il lavoro – aveva detto – C’era molta tensione in casa e litigavamo spesso. In più io, lo riconosco, lo istigavo, non stavo zitta, anziché lasciar perdere gli rispondevo sempre e così si innescavano le discussioni”. “Sì – ha ammesso – quel giorno sono andata dai carabinieri e l’ho denunciato perché aveva cercato di usarmi violenza ma in realtà le cose…erano andate diversamente. Quella notte eravamo a letto, avevo caldo perché c’era il caminetto accesso e la canna fumaria passa proprio dietro alla testata; mi sono tolta la maglietta e forse lui ha interpretato male quel gesto. Io non volevo, avevo la testa da tutt’altra parte; sì, mi ha tenuta ferma per le braccia, mi ha strappato la biancheria intima e l’ha gettata nel caminetto ma poi io sono riuscita a liberarmi, sono scesa al piano di sotto, mi ha seguito, voleva parlare ma io ho iniziato a gridare e alla fine lui è tornato di sopra in camera da letto”. “Insulti tanti – aveva concluso – Ma le mani addosso non me le ha mai messe”. I giudici lo hanno assolto dall’accusa di maltrattamenti e lo hanno condannato a 8 mesi per la violenza. Superato quel momento i coniugi si sono riappacificati e tutt’ora vivono insieme.