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Novara

Teti e il suo flauto magico: incanta lo Spezia per Sciaudone e completa la rosa

Teti con Massimo De Salvo

Scambiereste un’auto usata che batte in testa, con una berlina nuovo tipo quasi fiammante?

La cosa è clamorosamente riuscita in chiusura di mercato al direttore sportivo azzurro Domenico Teti, che contro ogni previsione è riuscito a scambiare con lo Spezia, Francesco Bolzoni (giocatore che a Novara oramai consideravano irrecuperabile, causa reiterati infortuni.) per Daniele Sciaudone, ottimo profilo della categoria e uomo perfetto per le esigenze tecnico-tatttiche di mister Corini.

Un mercato quello azzurro, che doveva giocoforza sciogliere alcuni nodi cruciali emersi dall’inizio di stagione. Rinforzare il centrocampo, dare alternative valide sulla fascia destra e cedere alcuni elementi da far maturare, liberando qualche slot per cogliere eventuali opportunità last minute, magari per l’attacco. Obiettivi che si possono teoricamente definire quasi tutti raggiunti.

Nella zona nevralgica del campo, nell’ultima mattina utile del 31, Domenico Teti ha perfezionato dal Livorno il prestito con diritto di opzione del 24enne Marco Moscati. Un centrocampista molto duttile, che può ricoprire quasi tutti i ruoli, in quel ruolo di jolly che mancava. Poi è arrivato il sostituto di Lorenzo Dickmann, attualmente infortunato (come per altro l’altro compagno di ruolo Angelo Tartaglia); quel Petar Golubovic volto non nuovo alla piazza, destinato a ricoprire il ruolo di terzino destro. Il 23enne l’anno scorso in prestito al Pisa, arriva a titolo definito dalla Roma, ed era staato al Novara nel mercato invernale della sfortunata stagione 2013-2014 conclusasi con la retrocessione in Lega Pro. Prima sotto la guida di Calori, poi di Aglietti, l’allora giovanissimo difensore Serbo-Croato collezionò solo 4 presenze senza destare particolare impressione, poi Pistoiese e Pisa in terza serie, per approdare con i toscani in B e guadagnare la fiducia incondizionata di Gennaro Gattuso, il quale lo descrive come prospetto di sicuro avvenire. Il ricordo di quella sciagurata stagione, e la retrocessione con il Pisa, sono un biglietto da visita che non ha inizialmente esaltato la tifoseria azzurra, che sui social, anche vedendo avvicinarsi il termine ultimo delle trattative fissato per le 23, sperava in un finale di calciomercato un po’ più emozionante.

Sciaudone

In effetti il meglio doveva arrivare, il tutto mentre Teti “piazzava” in prestito (dopo il rinnovo) l’attaccante Jacopo Manconi al Carpi (inizialmente promesso alla Ternana) e l’attaccante ex Caratese Simone Simeri alla Juve Stabia, entrambi a titolo temporaneo con diritto di opzione.

Quando proprio Francesco Bolzoni sembrava l’elemento dirimente su cui sbloccare eventuali entrate, è successo ciò che nessuno poteva sperare. Teti infatti da tempo era sulle piste di Federico Maracchi del Trapani, elemento sicuramente interessante, che però si poteva perfezionare solo dopo la cessione di Bolzoni. Sull’ex Palermo c’era l’interesse dell’Ascoli, che a sua volta aspettava di liberare spazio e risorse. Uno stallo arrivato fino alle 22.30, quando rimbalza la clamorosa notizia di uno scambio con lo Spezia per Sciaudone. Previsione impossibile da ipotizzare, perchè Bolzoni pur avendo un curriculum importante, non gioca con continuità da troppo tempo, mentre l’oramai ex aquilotto, è reduce da stagioni più che positive condite da presenze stabili, prestazioni convincenti, nonché assist e goal (con i bianchi liguri 49 presenze e 5 reti). Il bergamsco da poco 29enne, è il profilo perfetto per rinforzare e dare qualità anche offensiva al centrocampo di mister Corini, andando anche a rendere meno evidente il vulnus del mancato colpo in attacco. A voler essere proprio golosi, qualcosa in giro nel mercato degli svincolati ancora c’è, ad esempio Rolando Bianchi uscito dai cugini vercellesi non senza polemiche e quindi con la giusta voglia di riscatto, ma per ora si può ora ragionevolmente ritenere soddisfacente il completamento del roster azzurro e guardare con rinnovata fiducia verso gli obiettivi stagionali, che restano quelli di una salvezza tranquilla. C’è subito una sorta di prova del nove contro il Parma, che domenica sera arriveranno al Piola con le credenziali della grande, visto il blasone ed il potenziale della rosa. Insomma parliamo di una neo promossa certamente atipica, anche per la storia di una piazza importante del calcio italiano, che porterà allo stadio di Novara un cospicuo numero di tifosi emiliani. La speranza è che anche l’arrivo dei nuovi giocatori e la voglia di riscatto dopo il ko di Carpi, incoraggino i tifosi azzurri a venire al Piola per spingere, come si converrebbe, la squadra di Corini verso un immediato e prestigioso riscatto.

Morganti al calciomercato