Beni confiscati alla criminalità: fondi per il recupero della Torretta di Borgomanero. Dalla Regione 29mila euro per destinarla ad attività di aggregazione
Borgomanero è uno degli otto comuni piemontesi cui sono stati assegnati fondi per favorire il riutilizzo di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Nello specifico saranno destinati 29mila euro per recuperare la Torretta e destinarla ad attività di aggregazione e socializzazione. “E’ fondamentale che questi beni, una volta confiscati, siano davvero restituiti alla collettività rappresentando una testimonianza di legalità, giustizia e riscatto civile – commenta il consigliere regionale novarese Domenico Rossi – Lo Stato deve riappropriarsi dei beni e restituirli alla collettività”. Oltre a Borgomanero, attraverso la partecipazione al bando emanato nel mese di settembre sulla scorta della legge 14 del 2007 (“Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”) riceveranno contributi i Comuni di Torino, San Sebastiano da Po, Coazze, Nichelino, Cuorgnè, Gifflenga e Gattinara. “Un impegno, quello della Regione sul fronte dei beni confiscati, che si conferma con il rifinanziamento dopo molti anni consecutivi. Lo scorso mese di giugno la notizia che l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati assegnava la torretta al Comune di Borgomanero, oggi il finanziamento per i lavori: per scrivere il lieto fine alla vicenda tormentata di quel bene manca davvero poco”. “Sono più di 10 anni che seguo questa situazione – conclude Rossi – Mi auguro al più presto di poter visitare quegli spazi definitivamente restituiti alla comunità”.