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Novara

Tir inquinanti scoperti dalla Polstrada

Tir inquinanti scoperti dalla Polstrada. In una settimana di controlli trovati 8 proprietari di tir che avevano acquistato un dispositivo illegale per ridurre i costi di gestione

La polizia Stradale, in una settimana di controlli, ha scoperto che ben otto proprietari di tir avevano acquistato un dispositivo illegale, che veniva poi collegato alle centraline dei camion, per “ingannare” il sistema di alimentazione e quindi risparmiare sui costi di gestione. “Il ruolo di questo dispositivo illegale – spiegano dalla Stradale – è quello di “confondere” la centralina e di bloccare l’immissione dell’additivo “AdBlue, impedendo che il tir rallenti o, addirittura, che si fermi.  Si tratta della manomissione delle centraline dei motori Euro IV-V-VI che riducono le prestazioni degli autocarri, fino a portare la velocità massima a 30 chilometri orari, nel caso in cui il serbatoio dell’additivo sia vuoto o, comunque, non arrivi correttamente il liquido all’impianto”. “Il risvolto della medaglia – si legge in una nota – è pesante, perché in questo modo il camion scarica grandi quantità d’inquinanti, tanto che un veicolo Euro 6 può inquinare quanto un Euro 0”. Il risparmio, oltre che sull’acquisto dell’additivo, porta anche benefici al proprietario del camion in termine di accise e pedaggi per mezzi che sulla carta sono poco inquinanti ma che di fatto hanno immissioni altissime. Ai conducenti sono state elevate sanzioni comprese tra un minimo di 500 euro e un massimo di 2mila; i dispositivi sono stati sequestrati così come è stata ritirata la carta di circolazione. I veicoli sanzionati, per poter nuovamente circolare, dovranno pertanto essere sottoposti a revisione, dopo aver ripristinato la regolarità del dispositivo antinquinamento.