“Vogliamo ringraziare pubblicamente Fabrizio Barini di Ecodem per avere suonato l’ allarme sul pericolo della costruzione di un inceneritore di rifiuti solidi urbani a Novara. Ricordiamo che sempre gli inceneritori, anche quelli di ultima generazione, sono impianti altamente inquinanti a causa del massiccio rilascio di diossine, metalli pesanti e polveri tossiche nell’aria. Questo allarme di Barini è giustificato dalla recentissima approvazione da parte del Governo del decreto ” Sblocca Italia”, in particolare dell’art. 35, che dà il via libera al turismo dei rifiuti in tutto il territorio nazionale. In precedenza i rifiuti solidi urbani dovevano venire riciclati e anche smaltiti all’ interno della regione di produzione. Ora con lo ” Sblocca italia”, a titolo di esempio, i rifiuti di Malagrotta (Roma) potranno tranquillamente essere bruciati nell’inceneritore di Brescia con grande delizia dei cittadini bresciani, oppure in qualsiasi altro inceneritore funzionante in Italia. Bisogna ricordare che la spada di Damocle di un inceneritore di rifiuti solidi urbani pende da anni sulla testa dei cittadini del Piemonte Orientale. Finora questa minaccia è stata sventata per il semplice motivo che di rifiuti solidi urbani dalle nostre parti ce ne sono sempre meno e comunque non in quantità tale da giustificare la costruzione di un nuovo inceneritore. Se però con lo “Sblocca Italia” i rifiuti potranno arrivare a noi anche da altre regioni (ad esempio dal Lazio o dalla Campania) allora questa minaccia riprenderebbe corpo. Ma ora si aggiunge una seconda nuovissima minaccia, ben più concreta, quella di un megainceneritore di rifiuti ospedalieri a Trecate, che dovrebbe bruciare 15.000 tonnellate all’ anno dei rifiuti ospedalieri di tutto il Piemonte Orientale e della Lombardia Occidentale, ossia di un grande bacino di circa 6 milioni di cittadini. Qual’ è la ratio di questo megainceneritore di Trecate, perchè un impianto così gigantesco e inquinante a Trecate, cioè a 10 km da Novara? Non è più logico che ogni provincia smaltisca i propri rifiuti ospedalieri? In provincia di Novara i rifiuti ospedalieri cubano soltanto 1.000 tonnellate all’ anno, non 15.000. Sul progetto di questo megainceneritore di Trecate torneremo a breve con maggiori dettagli. Per ora ci limitiamo a mettere in guardia i cittadini novaresi, affinché Novara non diventi un’altra Terra dei Fuochi! Una basta e avanza!”
Fabio Tomei, membro di COOR.DI.TE.- Coordinamento Difesa Territorio
per CARP Novara Onlus