Riceviamo e pubblichiamo
“Egregio Direttore,
leggiamo con sorpresa sui giornali locali di alcuni giorni fa, che il nuovo Amministratore Delegato del Cim
(Centro Intermodale Merci) di Pernate, ha rassegnato le sue dimissioni dopo solo due mesi dalla nomina, avvenuta nell’agosto. I motivi della sorpresa sono diversi. Primo, perchè l’interessata non ha fornito agli organi di stampa alcuna spiegazione delle sue dimissioni? Di solito l’ Amministratore delegato di una società
si dimette dalla sua carica, perché viene invitato a farlo dal Consiglio d’amministrazione, ma è questo il caso? E per quale motivo? Secondo, di norma la notizia delle dimissioni di un Ammistratore Delegato di una società viene data contemporaneamente alla notizia della nomina del successore, e ciò, per quanto ne sappiamo, non è avvenuto. Quindi ad oggi non sappiamo chi sia il nuovo Amministratore Delegato del Cim. Terzo, perchè a queste dimissioni non ha fatto seguito alcun commento del Comune di Novara, nonostante che il nostro Comune partecipi al capitale del Cim nella misura del 16 %? Osserviamo il Cim non è il Circolo del bridge, bensì un’ importante società partecipata del Comune di Novara e riteniamo che i cittadini novaresi abbiano il diritto ad avere spiegazioni convincenti circa il futuro del Cim, specialmente in merito al ventilato e problematico progetto di ampliamento. Ricordiamo che i cittadini di Pernate, in particolare, hanno espresso da tempo le loro preoccupazioni circa il rischio idrogeologico a cui verrebbe esposto il loro abitato, qualora tale ampliamento venisse realizzato. Non solo, i cittadini di Pernate hanno espresso rimostranze, in più occasioni nel corso degli anni, circa la mancata realizzazione delle opere necessarie per la sicurezza idrogeologica del loro quartiere, ossia lo scolmatore e i rinforzi spondali del torrente Terdoppio. Per tutti questi motivi, riteniamo urgente che il Cim, ma soprattutto il Comune di Novara, provvedano a fare
chiarezza su queste vicende di interesse pubblico.
Fabio Tomei
Carp Novara Onlus