Egregio Direttore,
ad una settimana dal tragico terremoto del Centro Italia, il crollo dei balconi dell’ edificio in via Biroli 1/B a Novara, costruito nel 1964, ripropone con forza il tema della manutenzione degli edifici e della prevenzione dei crolli.
E’ chiaro che il problema della sicurezza non riguarda soltanto la protezione contro terremoti ed alluvioni, incidenti peraltro abbastanza frequenti in Italia, ma anche la protezione contro l’ usura del tempo, che agisce subdolamente sulle costruzioni tramite dilatazioni termiche degli edifici, infiltrazioni d’ acqua, gelo, bufere,cedimenti del terreno, ecc.
Dai giornali apprendiamo che un rilevamento dell’ ISTAT mostra che in provincia di Novara gli edifici costruiti prima del 1919 (quindi vecchi di 100 anni) sono circa 15.000 sul totale di circa 80.000, cioè quasi il 20%, uno su cinque. Di questi 15.000, ben 620 sono situati nel Comune di Novara.
Domanda: abbiamo una situazione aggiornata di questi 620 edifici novaresi centenari, che ci garantisca sulla stabilità dei relativi balconi, cornicioni, facciate, comignoli, nonché delle strutture portanti? Non possiamo poi dimenticare che nel dopoguerra, cioè negli anni 1950- 1960, furono usati di necessità materiali poveri, pertanto soggetti ad un invecchiamento precoce. Anche per la stabilità di questi edifici dovremmo fare, a nostro avviso, ragionamenti analoghi.
Questo tema della manutenzione e della prevenzione, secondo noi, dovrebbe richiamare l’ attenzione e l’ intervento delle amministrazioni pubbliche per programmi di medio- lungo termine, iniziando dagli edifici più sensibili: scuole, ospedali, uffici pubblici, associando il più possibile alla messa in sicurezza lo smaltimento degli elementi costruttivi in amianto.
Ringraziamo per la pubblicazione e porgiamo i migliori saluti.
p.CARP Novara Onlus membro di COOR.DI.TE.( Coordinamento Difesa Territorio) del Piemonte Orientale
Fabio Tomei