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Novara

Torna il riscaldamento nel supercondominio San Rocco. Venerdì firma dell’accordo tra Eni e Comune

La strada è stata in salita, ma finalmente sembra essere arrivati ad un accordo. Nel supercondominio di San Rocco i riscaldamenti sono accesi da ieri.

“Abbiamo trovato un accordo con Eni – spiega Giuseppe Favatà dell’associazione Residenza San Rocco – che ha dilazionato i pagamenti. Su 246 mila euro, pagheremo 7900 euro subito e poi altri 39.900 euro dal 30 novembre fino ad aprile 2017, senza interessi. Nel frattempo, i contatori sono già stati accesi, grazie alla garanzia del Comune”.

Venerdì mattina, i legali di Eni ratificheranno l’accordo in Comune.

Finalmente per le circa 2000 persone coinvolte c’è un sospiro di sollievo e l’inverno non sarà così freddo come poteva apparire fino a qualche settimana fa. Dopo diverse manifestazioni, richieste di incontri e problemi di vario tipo, i condomini hanno incontrato Atc che, di fatto, ha dichiarato che, non essendo più gestore di quegli appartamenti, non aveva strumenti per contrastare il problema di quelle 392 famiglie a rischio.

“Dopo ripetuti e riservati contatti con i rappresentanti del “super condominio” e con Eni – spiegano il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore alla Legalità e Trasparenza Mario Paganini – nella persona dell’avvocato Paolo Colombo, si è riusciti a rendere positiva l’intermediazione tanto che da ieri i riscaldamenti sono stati accesi”.

L’accordo che verrà sottoscritto venerdì tra Eni e Comune prevede una rateazione dell’importo dovuto per il riscaldamento in sei rate di circa quarantamila euro ciascuna, a partire da novembre.

Atc chiarisce la propria posizione: “Contrariamente a quanto era stato fatto emergere l’impianto non è mai stato scollegato e i contatori non sono mai stati staccati – spiega il presidente Atc Giuseppe Genoni – Entro la fine di ottobre Atc convocherà un’assemblea per spiegare ai condomini con grande chiarezza in cosa consiste l’accordo sottoscritto e per presentare il rendiconto 2015/2016, oltre che per prendere atto della rinuncia dell’amministratore precedentemente incaricato. In quell’occasione, inoltre, proporremo ai proprietari la gestione del “super condominio” per un’altra annualità, individuando un nuovo referente, per aiutare il definitivo superamento di questa impasse che dura da anni”.

“A maggio del prossimo anno – conclude Favatà – la storia si chiuderà comunque. Abbiamo deliberato in assemblea che ogni condominio avrà la sua caldaia, in modo da gestire in modo più diretto e immediato le questioni di consumo ed economiche. Nella nostra residenza abbiamo più di 2000 persone, più di 100 hanno più di 80 anni e tra gli altri ci sono anche diversi disabili e invalidi”.