Il recente Sinodo della Chiesa Cattolica che avrà poi la sua conclusione il prossimo anno nell’Assemblea Generale Ordinaria, ha messo sotto i riflettori di tutti i media del mondo il problema della famiglia nella società moderna. Nella lunga Relazione finale del Sinodo sono stati puntualizzati i principali aspetti della realtà della famiglia di fronte alle sfide contemporanee. Non c’è da stupirsi se la chiesa dedichi così tanta attenzione, come sempre ha fatto, alla famiglia, essendo essa non solo la cellula base della società, ma anche l’istituzione tramite la quale si trasmettono, di generazioni in generazioni, la fede e i valori morali mediante l’educazione dei figli. Una pari attenzione non è purtroppo stata data, focalizzandoci sull’Italia, dai governi succedutisi negli ultimi decenni. Le famiglie sono state abbandonate a se stesse di fronte a problematiche enormi come la casa, il progressivo e incessante aumento del costo della vita e della tassazione, le scelte educative per i figli, la donna nell’impegno lavorativo, solo per citarne alcune. E oggi i deleteri affetti di queste mancate politiche per la famiglia sono sotto i nostri occhi: divorzi e separazioni in massiccio aumento, convivenze, difficoltà a scegliere il matrimonio, sia esso civile o religioso, come impegno serio, stabile e duraturo, denatalità più che preoccupante, mancanza di valori nei giovani, che hanno ormai la testa collegata ai telefonini o a internet, difficoltà a sostenere le spese famigliari e ad arrivare a fine mese, quando non si cada nel baratro della disoccupazione. Non si pensi che la mancata emanazione di leggi a favore del sostegno della famiglia in questi lunghi decenni sia stata determinata dalla mancanza di risorse economiche, perchè le risorse ci sono ci sono sempre state e ci sono anche oggi, tutti i politici lo sanno. La verità è che si è voluto consapevolmente indebolire sempre più la famiglia basata sul matrimonio per rendere l’individuo sempre più solo, indifeso e disorientato di fronte a cambiamenti sociali epocali. Infatti l’individuo solo è molto più facilmente dominabile dallo Stato, condizionabile, manipolabile. Privato della famiglia, facente parte di una famiglia indebolita e non più in grado di fare gruppo e di trasmettere i valori importanti, come si diceva prima, l’individuo si sente isolato, abbandonato, sfiduciato e privo di prospettive per la propria vita. Ecco quindi che perde ogni interesse nella politica, non ha più un’ideologia, nel senso buono del termine, un credo, non va più a votare perchè non crede più a nessun partito, si arrende. E non si pensi che tutto ciò riguardi la singola persona e siano solo fatti suoi. Niente affatto! La società ne paga gravi conseguenze perchè poco a poco, ma neanche tanto lentamente, si sfalda dal suo interno, si disgrega e tale disgregazione si propaga nel tessuto sociale fino a indebolire tutte le strutture, a cominciare da quella economica fino a quella culturale e sociale stessa. Ed è quello che sta avvenendo ora. Quindi i partiti, i leader politici, i governanti hanno avuto ed hanno tuttora gravissime responsabilità in tutto questo. La crisi economica perdurante ormai da anni, e che non accenna a terminare, sta dando ora un colpo tremendo alle famiglie. Ma anche la crisi non è causale, è stata voluta e pilotata. Si persegue un ben preciso scopo. Chi ha lasciato andar via le fabbriche? Chi ha indebitato a livelli spaventosi lo Stato? Chi ha creato milioni di disoccupati? Chi non ha protetto il lavoro e favorito l’ingresso dei giovani nel mondo produttivo? Chi ha colpito con tasse altissime i redditi delle famiglie? Oggi ci sono famiglie a reddito bassissimo o a reddito zero, non nel terzo mondo, ma qui in Italia! Come fanno a mangiare, a vivere? Ecco perchè la chiesa è molto preoccupata per la situazione della famiglia e Papa Francesco lo ha fatto chiaramente capire. E’ necessario che il Governo intervenga subito con un piano urgente per il sostegno alle famiglie reperendo quelle risorse economiche che secondo la Democrazia Cristiana ci sono sempre state, ripristinando gli assegni familiari come aiuto congruo e non fittizio, l’assegno di disoccupazione, la riduzione dell’IVA sui beni primari, aiutando le famiglie che fanno fatica a coprire le spese scolastiche per libri, mense e scuolabus, ripartendo con un piano edilizio per alloggi convenzionati di edilizia popolare per i giovani che si vogliono sposare e le famiglie numerose. Serve dunque una legge quadro, già però accompagnata da piani e programmi definitivi, da accompagnare alle leggi di stabilità. Tuttavia non siamo fiduciosi che il Governo guardi con occhi premurosi e lungimiranti a queste importantissime problematiche, ma si limiti a fare poco o nulla.Il ritardo è già stato accumulato, e si parla di decenni sprecati. Tra un anno, quando verrà riconvocato il Sinodo, si riparlerà degli stessi problemi sociali della famiglia, poco sarà cambiato sul piano concreto perchè come detto, la crisi non passerà, essendo ormai una crisi strutturale che mangerà ancora il PIL dei prossimi anni. Renzi e il suo Governo si dovevano svegliare, dipendere meno dall’Europa e avere il coraggio di interventi dirompenti altrimenti è molto meglio che passino la mano. Caro Renzi basta con la politica degli 80,00 euro al mese ora a questi, ora a quelli. Così non si vada nessuna parte e ormai l’hanno capito tutti che si tratta di un sistema finalizzato solo ad ottenere consenso personale per il PD.
Il responsabile del Piemonte del Comitato Nazionale
Iscritti anno 1992/93 alla Democrazia Cristiana
Luigi Torriani