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Novara

Toscano e Tesser a confronto: il Komandante è davanti ma il Cannibale può fare meglio

Attilio Tesser e Domenico Toscano, passato e presente azzurro allo specchio, storie di incroci, di corsi e ricorsi. Il “Komandante” che sostituisce il “Cannibale” sulla panchina della Ternana, poi il destino vuole che sia proprio il tecnico reggino, il prescelto da De Salvo per la rifondazione dopo due brucianti retrocessioni, per ricominciare da quella terza serie che il buon Attilio aveva dominato nella stagione del ritorno in B dopo 33 anni. Un confronto di stretta attualità, dopo che il Novara di Toscano scala la classifica fino alla vetta, proprio come fece Attilio Tesser, l’ultimo allenatore capace di issare gli azzurri fino al primo posto (nell’ottobre del 2010 in serie B per poi vincere i play-off per la serie A). Un confronto per altro sempre difficile, anche perchè nel frattempo è nata la Lega Pro unica, con un torneo che è passato da 18 a 20 squadre, un confronto anche affascinante, praticabile solo attraverso l’analisi dei numeri, che solitamente non mentono mai.

Estrapolando il fotogramma della situazione dopo 17 partite giocate nella stagione 2009-2010, per metterlo a confronto con l’attuale classifica dopo la 17esima giornata, si ottengono queste evidenze:

Stagione 2009-2010 Totale 39 punti – 11V 6N 0P – 27 reti fatte 08 subite

Stagione 2014-2015 Totale 34 punti – 10V 4N 3P – 28 reti fatte 15 subite

Il primo dato che balza agli occhi, sono i 4 punti in più per Tesser, ma soprattutto l’imbattibilità, cosa per altro che il Novara di Tesser abbandonò solo a tre turni dal termine, nella trasferta di Benevento, decisa guarda caso da una zampata di Evacuo; ma il numero che più fa riflettere sono le reti subite, solo 8 contro le 15 attuali. Elemento non marginale a suffragio del fatto che per vincere i campionati, più della prolificità offensiva, conta di più l’ermetismo difensivo. Non è un caso che quest’anno i nostri bomber, pur avendo segnato 1 rete in più dei fantastici 5 (Rubino, Bertani, Gonzalez, Motta e Rigoni) non siano riusciti ancora a regalare a Toscano, una classifica migliore di quella vantata allo stesso punto della stagione da Tesser.

Una fase difensiva che in verità da Venezia in avanti, anche con Toscano sembra aver trovato i giusti equilibri, con il definitivo avvento del 3-5-2, fatta salva la trasferta di Vicenza ovviamente, dove al di la della prestazione insufficiente, le tre reti subite sono state frutto di altrettanti marchiani errori personali, come per altro era successo a Sassari, dove la Torres ha segnato due reti non certo per meriti propri, un film già visto anche a Monza la prima giornata. E se tre indizi fanno una prova, verrebbe da dire che le sconfitte di stagione, sono quasi esclusivamente figlie di momentanee amnesie, le stesse che consentirono anche alla modesta Pro Patria di strappare un insperato 2-2, regalando al simpatico ex Alain Baclet, l’inconsueto ruolo di mattatore di giornata.

Insomma, da quanto visto fin qui, la qualità migliore di Tesser è stata la regolarità e la solidità, che pur confermando il suo 4-3-1-2, si fondava sulla disponibilità al sacrificio dei tanti giocatori di qualità chiamati a dare una mano, anche nella fase di non possesso. Al contrario, l’intuizione di Toscano è stata quella di abbandonare in corsa il suo collaudato 3-4-3, per dare più equilibrio alla fase difensiva e consentire così un equivocabile cambio di marcia. E’ innegabile infatti che il primato in coabitazione con il Pavia e la classifica cortissima in vetta, siano il frutto della media fra una partenza a rilento ed una seconda parte di stagione veramente straordinaria, coincidente con il cambio modulo (da 3-4-3 a 3-5-3), perchè se gli azzurri avessero avuto meno difficoltà in avvio, oggi si parlerebbe già di Novara in fuga. Fino all’ottava giornata infatti (Novara-Bassano 1-1) gli azzurri avevano conquistato il magro bottino di 10 punti (2V 4N 2P) con una media a partita di 1,25 punti, ma con la vittoria di Venezia (1-2 al 19 ottobre) dall’11esima alla 17esima giornata (Novara-Pordenone 2-0 domenica scorsa) gli azzurri hanno conquistato 24 punti dei 27 disponibili, con 8 vittorie, 0 pareggi e solo 1 sconfitta, portando la media punti partita alla stratosferica cifra di 2,6.

Un ritmo che proiettato nel girone di ritorno, consentirebbe alla squadra azzurra di prendere il largo, oltre che di detronizzare persino i numeri di Tesser, che portarono all’ultima storica promozione in B. Toscano meglio di Tesser dunque? Il campo sarà come sempre giudice inappellabile. In tutta evidenza però, pare proprio che questo gruppo abbia tutte le carte in regola per fare benissimo, appare quindi più che giustificato il ritrovato crescente entusiasmo, capace di portare 250 tifosi ed appassionati alla cena di Natale (nell’anno della serie A c’erano 130 prenotazioni), serata perfettamente organizzata dal Coordinamento Cuore Azzurro martedì scorso a Novarello, con la partecipazione dei calciatori Gonzlez, Buzzegoli, Garufo, Tozzo, Miglietta e Pesce, insieme al ds Teti ed allo stesso applauditissimo Mimmo Toscano.