E’ l’amore che, alla fine, lo ha tradito: con l’operazione “Alba fredda”, i Carabinieri della Compagnia di Novara hanno messo fine alla latitanza di Nezha Trifon, 28enne, albanese. Un curriculum criminale di “tutto rispetto” alle spalle: furti in abitazione, resistenza a pubblico ufficiale e…stalking, il reato che ha portato i militari a catturare l’albanese.
Nehza era ricercato dal mese di marzo del 2016 in tutta Italia perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Novara: la denuncia è arrivata da una donna di Cameri che aveva avuto una relazione con l’albanese. Chiuso il rapporto, l’uomo, anzichè rassegnarsi, ha iniziato a tormentare l’ex fidanzata, costringendola a vivere nel terrore e nella preoccupazione.
L’indagine dei Carabinieri della stazione di Cameri aveva portato all’applicazione della massima misura custodiale nei confronti di Nezha, mai eseguita poichè l’albanese si è reso subito irreperibile, lasciando l’Italia alla volta della Spagna prima e dell’Albania poi.
Nezha aveva altri conti aperti con la giustizia: a suo carico pendeva infatti anche un ordine di carcerazione per un anno emesso dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio nel gennaio del 2014, a seguito di condanne definitive per furto pluriaggravato e resistenza a pubblico ufficiale, reati commessi a Turbigo, Castiglione d’Orcia e Varallo Pombia, tra novembre e dicembre del 2011.
Nelle scorse settimane, Nezha ha fatto ritorno in Italia e ha ripreso a tormentare la sua vittima. I Carabinieri di Cameri, galliate e Novara hanno messo in campo uno sforzo investigativo notevole, utilizzando mezzi, uomini e tecnologie che hanno permesso di restringere l’area geografica in cui stava gravitando l’albanese.
Dal Novarese alla provincia di Pavia dove i militari sono stati coadiuvati dai colleghi di Voghera: pedinamenti e indagini serrate hanno consentito di circoscrivere lo spazio. La svolta tra domenica e lunedì, nel cuore della notte, quando i Carabinieri alle due del mattino hanno fatto irruzione nel “rifugio” (in provincia di Pavia) al cui interno, stordito dal sonno, si trovava Nezha: i militari non gli hanno lasciato nemmeno il tempo di reagire. Con lui c’era il complice che lo stava aiutando a nascondersi per sfuggire all’ordinanza di custodia, Rama Erjion, 23enne, anche lui albanese gravato da un’impressionante serie di precedenti di polizia per vari furti (è risultato coinvolto anche nell’operazione Lost dei Carabinieri di Genova). Dieci mesi di reclusione per quest’ultimo mentre Nezha Trifon è stato arrestato. Ora si trova nella casa circondariale di Novara.