Domani mattina, forze dell’ordine e guardie parco, accompagnate da Stefano, faranno un sopralluogo in zona Località Bagno del Lino. Lì, a Galliate, ieri Stefano Grazioli ha trovato, durante una passeggiata con il suo cane, diversi fili di nylon, tirati e legati tra un albero e l’altro. Una trappola che, in una zona dove sono numerosi ciclisti e motociclisti, avrebbe potuto rivelarsi molto molto pericolosa.
Nemmeno ci sentiamo di definire tale fatto una “bravata”: sarebbe riduttivo pensare che qualcuno, così solo per un semplice scherzo, abbia potuto mettere in scena una situazione così rischiosa. Trovare i responsabili sarà un’impresa difficile, se non impossibile. Senonaltro, la viralità del video postato sui social e pubblicato sul nostro giornale ha sensibilizzato sul problema, destando una grande attenzione.
“Il territorio è molto vasto e le risorse umane sono sempre le stesse – spiegano al Parco del Ticino – I controlli vengono eseguiti puntualmente. In quella zona, siamo passati di recente. Evidentemente, i fili sono stati tirati dopo il nostro sopralluogo. Ringraziamo gli utenti che ci segnalano eventuali situazioni di pericolo perchè in questo modo contribuiscono alla vivibilità e alla sicurezza della vallata”.
Episodi di questo genere sono una novità, “per fortuna non è mai successo in passato; domani provvederemo ad un controllo più approfondito. In questo periodo, invece, chiediamo aiuto ai cittadini per contrastare i fenomeni di bracconaggio che purtroppo si stanno diffondendo nel Parco. Qualora si sentissero spari o altro, segnalate agli uffici di Villa Picchetta o alla mail [email protected]. Da quando c’è stata la fusione con la zona del Lago, chiaramente, il territorio si è ancor più frammentato ed è difficile tenere tutto sotto controllo”.