Riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio Direttore,
come noto, nel Novarese abbiamo tre discariche di rifiuti: Bicocca ormai chiusa quest’anno, Ghemme non più operativa dal 2008 ma tuttora in fase di chiusura, Barengo ancora in funzione, ma solo per un altro anno. La discarica della Bicocca ha cessato di essere operativa, cioè di ricevere rifiuti, nel lontano 1996, e quindi ci abbiamo impiegato la bellezza di 20 anni per chiuderla, cioè per costruirle sopra il capping. Ma la discarica della Bicocca dovrà inoltre essere monitorata nel periodo post mortem per altri 30 anni, cioè fino al 2046. Visto che non si tratta di bruscolini, ma di diversi milioni €, ci piacerebbe sapere quanto è costata la chiusura di questa discarica, quanto costerà il prossimo monitoraggio fino al 2046 e chi è tenuto a sopportare i relativi costi. La discarica di Ghemme invece ha cessato l’attività nel 2008, cioè otto anni fa, ma la chiusura è ancora in corso e non è affatto chiaro quando verrà completata. Chi sosterrà i costi e le relative fidejussioni per la chiusura e il monitoraggio di Ghemme? Infine, per la discarica di Barengo, il Comitato No Amianto di Barengo, viste le esperienze della Bicocca e di Ghemme ha proposto, al fine di accelerarne i tempi di chiusura, di non attendere la fine del 2017, ma di iniziare a realizzare da subito il capping, cioè la bonifica, delle due vasche (sul totale tre), che hanno già cessato l’ attività.
Questa proposta a noi sembra di assoluto buon senso, perché ridurrebbe i tempi della chiusura e quindi i disagi per i cittadini di Barengo e dintorni, inoltre ci risulta che non ci siano problemi tecnici per realizzarla. Ci piacerebbe sapere che cosa ne pensano la
Provincia di Novara e l’ ATO Rifiuti del Novarese.
p. CARP Novara Onlus
membro di COOR. DI. TE (Coordinamento Difesa Territorio) del Piemonte Orientale
Fabio Tomei