L’iter avviato da una mozione del consigliere Fregonara sta giungendo a termine e l’amministrazione guidata dal sindaco Binatti è pronta a deporre una targa a ricordo degli infoibati, nei pressi di via Murello. Saverio Colacicco plaude all’iniziativa ed annuncia la presenza dell’Anpi, ma non mancano le critiche per la gestione didattica e storico-culturale del “Ricordo”.
Trecate intitola una piazza ai martiri delle Foibe. Per l’Anpi locale “La Memoria non può essere solo una targa”
A seguito di un iter cominciato circa un anno fa con la mozione presentata dal Consigliere comunale Cesare Fregonara, l’amministrazione comunale di Trecate ha deliberato l’intitolazione del Piazzale in via Murello, ai “Martiri delle Foibe” “per conservare la memoria delle tragiche vicende occorse al confine orientale del nostro Paese – si legge nel comunicato diffuso alla stampa – durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra”. La documentazione relativa all’intitolazione è stata sottoposta al Prefetto di Novara, solo dopo la necessaria autorizzazione, l’amministrazione trecatese potrà formalmente procedere all’intitolazione e alla posa della targa. “Finalmente, grazie alla sensibilità dell’Amministrazione comunale che ha accolto la mia proposta – spiega Cesare Fregonara, Consigliere comunale incaricato all’Attuazione del Programma Amministrativo – sarà possibile commemorare permanentemente le tante vittime degli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, avvenuti tra il 1943 e il 1945 a cui è seguito.”
L’iniziativa non ha lasciato indifferente la locale sezione dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), che per bocca di Saverio Colacicco, ci fa sapere di “approvare la cosa, ritenendola meritevole, come dovrebbe essere per ogni strage, di ogni colore o tipologia” ed anticipa la loro presenza all’eventuale cerimonia, ma di nutrire alcune riserve per come in realtà questa amministrazione abbia realmente gestito il tema della “Memoria”. Secondo Colacicco infatti, la posa della targa resterebbe un evento fine a stesso, non in grado di produrrebbe quegli effetti che stanno nelle premesse stesse dell’iniziativa. “Si può e si deve fare ben altro – spiegano dall’Anpi trecatese – mentre questa amministrazione non ha mai fatto nulla di utile per tornare sui fatti, comprendere le ragioni storiche, come richiederebbe una reale volontà di approfondimento. Volete un esempio? – dice Colacicco – il 27 gennaio scorso alle scuole Medie hanno fatto una bella iniziativa sul tema, ma purtroppo dell’amministrazione non è venuto nessuno”
La sezione locale Anpi rammenta quanto scrisse in proposito la maggioranza consigliare, sul bollettino d’informazione dell’amministrazione, a proposito dell’iniziativa portata avanti dal consigliere Fregonara: “in questo modo commemoreremo perennemente” secondo Colacicco, “come a dire” che messa la targa, risolto il problema. “Penso agli studenti, ai giovani, a chi non ha una memoria ed una coscienza dei fatti tramandata da racconti o approfondita da apposite iniziative – conclude Saverio Colacicco – quando leggeranno la targa nel piazzale di via Murello, senza un’adeguata coscienza di quei fatti, forse ne resteranno indifferenti e lo scopo pur nobile sarà perso: insomma, la Memoria non può essere solo una targa”.