Truffa dei soggiorni per l’Expo, novarese a processo. In occasione della fiera del 2015 aveva reclamizzato su internet un B&B che in realtà non esisteva
Approfittando della mega fiera mondiale, l’Expo 2015, proponeva soggiorni a ignari turisti che, dopo aver pagato, avevano scoperto che il B&B pubblicizzato non esisteva. Inutile ogni tentativo di recuperare il denaro versato. Nel settembre di quell’anno era successo a una giovane di Trieste: aveva risposto all’annuncio pubblicato da un novarese di 47 anni già noto per fatti simili. Ci aveva rimesso oltre 100 euro. La sua denuncia ha portato l’uomo alla sbarra in tribunale a Novara con l’accusa di truffa.
Ha detto la vittima in aula: «Stavo cercavo un alloggio per due persone per venire a visitare l’Expo. Gli alberghi erano praticamente pieni, poi trovai l’annuncio del quarantasettenne. Voleva il pagamento anticipato e così avevo fatto un bonifico. Dopo mia insistenza via mail, mi aveva dato l’ok: “Tutto a posto”, mi rispose. E invece, qualche giorno prima del mio arrivo a Milano, disse che era sorto un problema e che mi dovevo spostare in un’altra struttura». La vittima aveva pensato a un normale disguido. Siccome però i soldi non le vennero più restituiti, e aveva poi dovuto pagare molto di più per andare in un’altra struttura, decise di rivolgersi alle forze dell’ordine. E dai carabinieri scoprì che il B&B reclamizzato dal novarese in realtà non esisteva. La classica bufala.