Tutto partiva con una telefonata al ristoratore da parte di un “presunto” cliente abituale che chiedeva di poter anticipare alla figlia, rimasta in panne con l’auto, 47 euro per poter pagare il carroattrezzi per il traino della macchina. L’uomo, al telefono, rassicurava il ristoratore garantendo che sarebbe passato lui a restituire il denaro. Poco dopo si presentava effettivamente nel locale prescelto una ragazza alla quale il ristoratore consegnava effettivamente 47 euro. Senza mai più rivederli, ovviamente.
Sono in tutto sette le truffe del “carroattrezzi”, messe a segno sul territorio e individuate dagli investigatori della Squadra Mobile di Novara, anche se non si esclude che possano esserci altri casi non denunciati e che, nella trappola dei truffatori, siano cadute altre vittime.
In tutti i casi, colui che telefonava al ristoratore dichiarava di essere un cliente abituale del locale e che la figlia, o il figlio, era rimasta in panne con l’auto.
Le indagini della Mobile hanno portato alla denuncia per truffa nei confronti di quattro italiani.