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Novara

Truffe telefoniche, la Regione Piemonte avverte i cittadini:”Non rilasciare dati personali a sconosciuti”

Truffe telefoniche, la Regione Piemonte avverte i cittadini:”Non rilasciare dati personali a sconosciuti”

Sedicente personale dell’Ente, sta chiamando i piemontesi, per ottenere informazioni o dati sensibili su utenze luce e gas, bonus e rimborsi.

Gli anziani soli, sono sempre i più vulnerabili


“A seguito di varie segnalazioni arrivate in questi giorni su possibili truffe con telefonate o visite di sedicente personale regionale, la Regione Piemonte informa i cittadini che non sono in corso contatti telefonici o visite a domicilio e in azienda, da parte di nessuno dei propri dipendenti”.

E’ dovuta intervenire pubblicamente la Regione Piemonte, per evitare l’ennesima riedizione della classica “truffa telefonica”, dove i malfattori, contattano al telefono le vittime (famiglie, meglio se anziani soli, ma anche aziende), spacciandosi per dipendenti o addetti dell’ente, per acquisire informazioni sui contratti delle utenze di luce e gas, per l’erogazione di bonus o rimborsi, o per tematiche di altro tipo che possono coinvolgere anche realtà aziendali, incluso il presunto aggiornamento dei piani regolatori.

Telefonate che a volte, soprattutto quando i malfattori catturano la fiducia di persone anziane sole, si potrebbero concludere anche con degli appuntamenti a domicilio, con le immaginabili conseguenze del caso.
Per tutti questi motivi, la Regione Piemonte “raccomanda a tutti i cittadini di diffidare di proposte, anche similari, e in ogni caso di non rilasciare i propri dati personali e sensibili a sconosciuti”.
L’Ente invita i cittadini che hanno ricevuto chiamate simili a darne segnalazione e si è già attivato per segnalare a sua volta gli specifici casi alle autorità competenti.