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Turisti nudi a Barceloneta: tutti contro l’italiano cafone… Ma chi l’ha detto che sono italiani?

Le foto dei turisti nudi a Barceloneta stanno facendo il giro del mondo

I tre ragazzotti “italiani” che in costume adamitico fanno allegramente la spesa in pieno giorno in un supermarket di Barceloneta hanno giustamente indignato i residenti, che pare siano pure scesi in piazza a protestare, ma non solo.

Le foto scattate da un reporter locale e postate su facebook hanno fatto il giro del pianeta e sui social si sprecano i commenti contro questo turismo becero e cafone, aprendo il dibattito soprattutto sull’atteggiamento, ammettiamolo non sempre  compassato, degli italiani all’estero.

La “notizia” ha avuto una vasta eco addirittura nel mondo, ripresa prima dal “Guardian” e poi da svariati siti e commentatori, mentre qui da noi è tutto un florilegio di analisi, alcune anche molto approfondite, sui vizi dell’italico burino, prototipo di quel che mai vorremmo essere e che forse siamo diventati…

Dalla letteratura al cinema, in effetti, gli esempi non mancano: da Sordi ed Anna Longhi alla Sora Lella, da Virzì ai fratelli Vanzina, da Verdone ad Ottavio Cappellani… Si individuano addirittura categorie ben precise che hanno sempre una connotazione territoriale definita (il brianzolo, il borgataro, l’adultolescente toscoemiliano, il normanno del Sud…) e via di questo passo… Come se un cafone non fosse cafone e basta, ma “più cafone” proprio perché appartenente ad un determinato ceppo identificativo  (chiamarla etnìa è evidentemente troppo politicamente scorretto). Si rimane basiti comunque leggendo l’opinione pessima che noi italiani abbiamo di noi stessi e la forza con cui riusciamo a coltivarla e confermarla, quasi ne provassimo una sorta di godimento.

Ma più di tutto si rimane basiti leggendo l’intervista del promotore forse involontario di tutto questo “can can” mediatico, ovvero il fotografo di Barceloneta…

Alla domanda “Lei ha postato le foto su fb senza dire che i protagonisti fossero italiani” Vincens Forner Puig risponde candidamente “Infatti è una cosa che hanno scritto i giornali” e ancora “Il tipo di scherzo mi pare decisamente da italiani, ma è anche vero che i lineamenti dei tre ragazzi hanno un che di mediorientale” (La Stampa di oggi, pag 10).

In effetti a voler ben guardare non è che i tre avessero tatuato sulle chiappe “sono italiano”… Ma sono dunque i giornali ad averlo scritto…

Sinceramente, se sti tre marcantoni siano o meno italiani io non lo so… E nemmeno voglio negare che lo siano.

Certo è che se da un lato possiamo non essere il modello tipico del turista perfetto, in compenso a denigrare a nostra immagine nel mondo siamo dei veri maestri. In questo  sì, in effetti, tipicamente “italiani”.