In attesa del congresso del PD, si delineano anche a Novara percorsi diversi per i Democratici locali e provinciali che scelgono il proprio candidato. Il territorio si divide anche in casa PD, dove, nonostante non si parli esplicitamente di scissione, la si lascia sottintendere.
Dopo l’appuntamento al Lingotto, in Provincia di Novara nasce ufficialmente l’area interna al Partito Democratico a sostegno della candidatura di Matteo Renzi per la Segreteria Nazionale. “Novara per Matteo Renzi” è il cammino scelto da personalità di spicco del Partito Democratico tra cui il Sottosegretario Franca Biondelli, il deputato Giovanni Falcone, l’assessore regionale Augusto Ferrari, il presidente della Provincia Matteo Besozzi, il capogruppo in consiglio comunale a Novara Andrea Ballarè, con i suoi consiglieri Rossano Pirovano e Tino Zampogna.

Pd verso il congresso: chi sta con chi? Alcuni nomi dei Democratici con relativo candidato
“Facciamo rivivere i valori di partecipazione, trasparenza, responsabilità pubblica – dicono gli esponenti renziani del PD – lavoriamo insieme su un progetto di ricostruzione politica del nostro partito perché diventi spina dorsale di un sistema democratico riformato e di un centro sinistra attraente. La sfida oggi è vincere le scommesse sul futuro, sul lavoro, sull’ambiente, sull’integrazione sociale, sulla cultura, sul capitale umano”.
Altra corrente quella che sosterrà al congresso nazionale del Pd il candidato Andrea Orlando. Per restare all’interno del consiglio comunale di Novara, sono a favore di una futura segreteria firmata Orlando Milù Allegra ed Elia Impaloni, insieme alla senatrice Elena Ferrara e al consigliere regionale Domenico Rossi e a Giuliana Manica.
“Da sempre, anche nella mia esperienza amministrativa e come dirigente del partito, ho lavorato per valorizzare la pluralità come principio cardine dell’impegno politico – spiega Elena Ferrara – Diverse culture, pensieri che poggiano su responsabilità e aspirazioni condivise. Non sono le forti personalità a nuocere alla politica, piuttosto lo sono i personalismi. Andrea Orlando rappresenta il possibile baricentro capace di aggregare un centrosinistra ampio e in qualità di Segretario può dare più forza al Partito che si candida al Governo del Paese”.
Nessuna collocazione ufficiale, per il momento, per la consigliera comunale ed ex assessora Sara Paladini: “Da una parte, Renzi ha dimostrato incapacità dal punto di vista della segreteria; allo stesso tempo, credo che Orlando, nonostante le nostre radici siano sostanzialmente le stesse, non abbia grandi meriti, visto che per più di tre anni non ha preso posizioni ferme. Emiliano ha fatto importanti battaglie, ma sinceramente non ho ancora deciso. Il primo istinto sarebbe quello di andarmene, ma penso che sia utile uno sforzo dall’interno soprattutto ascoltando e valutando i contenuti”.