Novara contro Musa: verrebbe da dire “tutta Novara e dintorni” contro Musa. Forse mai, nella storia della città, si è manifestato un tale dissenso come quello che si sta registrando da qualche settimana sul nuovo Piano Parcheggi della giunta Ballaré.
Tutt’altro che intenzionati a sospendere un provvedimento che sta sollevando polemiche e critiche da ogni dove, Ballaré e Rigotti, oltre a petizioni e manifestazioni annunciate (quella del 17 gennaio alle ore 16 in piazza Cesare Battisti), dovranno affrontare un altro tema piuttosto “caldo”: il PdL chiede urgentemente la convocazione del consiglio comunale nel corso del quale poter discutere la mozione relativa alla sospensione del Piano Musa, già depositata da tempo.
“E’ ormai sotto gli occhi di tutti l’incredibile forzatura, macchinosità e tortuosità dell’intervento del raddoppio di parcheggi a pagamento in città, tutti a ridosso del centro – spiegano i consiglieri PdL Silvana Moscatelli, Daniele Andretta, Isabella Arnoldi, Raimondo Giuliano, Riccardo Monteggia – Ci vengono riportate segnalazioni che ormai impazzano ovunque, anche sui social network, di improbabili parcheggi a riga blu, posizionati in ambiti e contesti che sfiorano ormai il limite del ridicolo”.
“Spiace poi dover considerare – aggiunge Moscatelli – che ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto alcuna notizia circa la convocazione del consiglio comunale, nel quale dovrà essere discussa la mozione di sospensione, depositata da tempo, così come hanno richiesto praticamente tutti i gruppi di minoranza, questo mentre l’assessore Rigotti continua imperterrito nella sua ostinata azione”.
“Appare ormai evidente – proseguono i consiglieri – come il pensiero dei consiglieri di minoranza, che in tutto l’iter formativo del piano Musa hanno sempre mantenuto una secca posizione di contrarietà, sia ormai il pensiero della pressocchè totalità dei cittadini novaresi. La grave crisi economica ed occupazionale della città sono il primo tema da affrontare e risolvere, non certamente le strisce blu del centro”.
Andretta parla di un “piano parcheggi immerso in una inconfutabile zona d’ombra non soltanto dal punto di vista giuridico, ma anche motivazionale, di risorse economiche e di pubblica utilità. In tutto questo, dei benefici economici dei protagonisti in primis ad oggi ancora ben poco ci è dato sapere”.
Insomma, non è chiaro a chi possa giovare una rivoluzione di questo genere a Novara. Se non c’è necessità di fare cassa, se non ci sono mezzi pubblici o altri tipi di trasporto che possano essere alternativi all’utilizzo di automobili, se non ci sono iniziative di contorno capaci di compensare l’aumento del numero dei posti blu, allora viene da chiedersi a cosa possa servire Musa. Ma a quanto pare nessuna retromarcia è prevista da parte dell’amministrazione comunale. A questo punto, ciede il PdL, “sia il consiglio comunale tutto a permettere di porre rimedio ad una così grave mancanza”.