Buongiorno
Novara

Ubriaco dopo la festa di compleanno, bussa alla vicina e la violenta

Con la grave accusa di aver violentato la vicina di casa, un giovane cittadino rumeno è finito in carcere dopo la denuncia delle violenze subite dalla donna nella serata di mercoledì 26 settembre.

Ha aperto la porta del proprio appartamento per rispondere al vicino, da quel momento per una donna novarese è cominciato un incubo, concluso con l’arresto del suo aggressore per violenza sessuale. E’ successo a Novara nella serata di mercoledì scorso 26 settembre, quando l’uomo (un giovane di origine rumena) reduce dai bagordi della propria festa di compleanno, ha suonato alla vicina di casa che ha aperto di quel tanto che bastasse per capire cosa volesse. Non ha avuto il tempo di reagire, quando il giovane in mutande e chiaramente in stato di ubriachezza molesta, ha costretto la donna a farlo entrare, minacciandola con un bastone di legno. Sono stati momenti terribili, dove alla violenza sessuale si sono aggiunte percosse e minacce psicologiche, con l’aggredita che in tutti i modi ha cercato di divincolarsi fino a quando non è riuscita a colpirlo con un deumidificatore in ceramica ed approfittando del momento, per spruzzare dell’insetticida negli occhi dell’aggressore. A quel punto il giovane ha desistito e lasciato l’appartamento, consentendo alla vittima di chiamare i soccorsi insieme ad una amica accorsa per assisterla.

Dalla descrizione fisica e dai particolari ottenuti (il taglio sanguinante sulla fronte), gli uomini della Questura si sono attivati immediatamente ed a seguito di una specifica attività investigativa operata con personale specializzato, attraverso accertamenti anagrafici e servizi di appostamento durante tutto l’arco della giornata seguente, gli investigatori riuscivano ad individuare l’aggressore. Il giovane rumeno, intuita la presenza della Polizia nei pressi della sua abitazione, ha provato in tutti i modi a nascondersi, lungi dal riconoscere le proprie responsabilità e dunque consegnarsi alle forze dell’ordine. Solo quando ha intuito che non avrebbe avuto via di fuga, e solo dopo una estenuante trattativa, il giovanotto ha aperto l’uscio agli agenti. Dopo 5 giorni di fermo presso i locali della Questura, ieri in mattinata il G.I.P., vista l’estrema gravità dei fatti, ha disposto la custodia cautelare in carcere.