Sulle loro auto, la Digos ha scoperto un coltello con lama lunga circa 10 centimetri, uno sfollagente telescopico, un tubo di ferro di mezzo metro, 7 petardi, un taglierino, un’asta telescopica estensibile in metallo.
Sei francesi, supporters dell’Olympique Marsiglia (la cui tifoseria è gemellata con quella del Livorno) sono stati fermati dalla Polizia di Novara in un bar a metà strada tra Vercelli Est e Novara. Erano diretti allo stadio Piola, per assistere e “complicare” la giornata del match Como – Livorno.
Sabato scorso, le forze dell’ordine hanno aumentato i controlli in vista della partita contro la squadra toscana. Il Como, come si sa, giocherà i primi incontri della serie B presso l’impianto novarese, vista l’inagibilità del campo “Sinigaglia” di Como. Una partita delicata, già all’attenzione dell’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive: tifosi livornesi particolarmente vivaci, se non violenti, con episodi spiacevoli già alle spalle in match precedenti.
Proprio per questo, la Questura di Novara ha incrementato i servizi di ordine pubblico, coadiuvata da reparti di rinforzo provenienti dai Reparti Mobili di Milano e di Genova, oltre che del Battaglione ed unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri.
Alcuni dei ragazzi francesi fermati erano già noti alle forze dell’ordine per reati di disturbo e violenza avvenuti durante la partita Napoli-Olympique-Marsiglia, nel 2013.
Una volta trovata in auto l’attrezzatura “da lavoro”, la Digos ha proceduto ad ulteriori approfondimenti. Dai tabulati telefonici, è emerso che i francesi erano già in contatto con esponenti della tiforseria del Livorno, con i quali avevano appuntamento al Piola, pronti a scontrarsi con i tifosi comaschi e dare vita ad episodi di violenza nel corso dell’incontro di calcio. Sono stati arrestati in flagranza di reato: oggi si è svolta l’udienza di convalida dinanzi al Tribunale di Novara. Convalidati gli arresti, l’udienza è stata rinviata dietro richiesta degli avvocati della difesa.