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Novara

Un convegno per i 50 anni dell’Ospedale dei Bambini “Lualdi”

Un convegno per i 50 anni dell’Ospedale dei Bambini “Lualdi”. Nell’aula magna del Maggiore la lectio magistralis del professor Sereni, “maestro di pediatria”

Era il 19 ottobre del 1968 quando, alla presenza dell’allora Ministro della Sanità, Ennio Zelioli Lanzini e dell’allora Ministro dei Trasporti Oscar Luigi Scalfaro, fu inaugurato l’Ospedale dei bambini Eletto Lualdi, frutto dell’intesa tra Ospedale Maggiore e Opera Pia Eletto Lualdi.  Questa mattina, 19 ottobre, a celebrare il mezzo secolo di vita della struttura, un convegno con la partecipazione, e la lectio magistralis del professor Fabio Sereni, Emerito di Pediatria all’Università degli Studi di Milano. Una storia, quella dell’ospedale dei bambini, che affonda le sue radici nell’espressa volontà di Eletto Lualdi che, con il suo testamento redatto nel 1922, esplicitamente indicava la strada. “Istituisco erede universale di tutte le rimanenti mie sostanze l’erigendo ospedale dei bambini poveri, legittimi e no, di Novara, sobborghi e aggregati – c’era scritto nel testamento –  Detto ospedale sarà nominato Eletto Lualdi e costituito in ente morale autonomo”; la Fondazione fu avviata nel 1929 e poteva contare su un valore di circa 9 milioni di lire; ma la crisi di quegli anni, la guerra e altre vicende portarono la Fondazione a cambiare il progetto iniziale: non più la costruzione di un ospedale ma (e siamo ormai nel 1958) la stipula di un patto con l’Ospedale Maggiore; l’accordo prevedeva che la Fondazione contribuisse in modo sostanziale alla costruzione di un nuovo padiglione ospedaliero destinato alla cura dei bambini.

Ci vollero dieci anni da quella stipula per veder realizzato un complesso di 6800 metri quadrati, di cui 2300 coperti, per un costo finale di 650 milioni, di cui 350 finanziati dalla Fondazione. Decisiva per la realizzazione del padiglione fu la figura del dottor Piero Fornara, figlio di un primario di Medicina, nato a Novara il 31 maggio del 1897 “anche se era andato in pensione nel 1966 – ha sottolineato il dottor Giovanni Cerutti, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Novara – è rimasto fino al 1974 come consulente”. Laureatosi a Torino nel 1920 si specializza a Parigi  con una borsa di studio . “Nel 1924 – ha proseguito Cerutti – gli viene affidato l’ambulatorio pediatrico e nel 1926 il brefotrofio, dove la mortalità infantile era del 50% e in pochi anni scese al 6%”. “Diviene primario a Novara nel 1930 dove resterà fino al 1964; nel 1967 riceve la laurea honoris causa dell’Università di Grenoble e diventa vice presidente dell’associazione mondiale dei pediatri. Alla sua morte, come Lualdi, ha lasciato tutto all’ospedale”. Sull’ “eredità di Piero Fornara” ha tenuto una lectio magistralis il “maestro di pediatria” professor Fabio Sereni che aveva conosciuto proprio a Novara il pediatra novarese.  “Sono il più anziano pediatra testimone dell’evoluzione della pediatria italiana – ha esordito il professore emerito –Volevo iniziare la mia carriera sotto la guida di un pediatra, mi informai e, tra quelli illustri che c’erano all’epoca in Italia, mi segnalarono il dottor Fornara. Era un valente pediatra. Così nell’estate del 53, allora 23enne, venni a Novara (la pediatria novarese era stimata già nel 1953) e lo incontrai; mi ringraziò ma mi disse “torna a Milano, specializzati in pediatria e poi ritorna a Novara e lavoreremo insieme”.

“Poi il mio percorso formativo fu diverso, dopo la laurea andai negli Stati Uniti dove rimasi per anni; quindi tornai in Italia ma non venni più a Novara. La pediatria novarese ha un passato nobile: non meraviglia che 50 anni fa fosse fondato il padiglione e quindi poste le basi per una pediatria ospedaliera e universitaria che non ha nulla da invidiare ad altre”.