Potrà piacere o meno ma certamente un gruppo consigliare che si richiama ad un movimento civico, ovvero a nessun partito ma soltanto ad una sigla che prende a riferimento esclusivamente i temi locali, è una novità negli ultimi anni a Palazzo Cabrino. Si è costituito oggi ed è composto dai consiglieri comunali Daniele Andretta (nominato capogruppo), Raimondo Giuliano, Riccardo Monteggia ed Isabella Arnoldi.
“Di fatto non avevamo più alcun riferimento politico – spiegano i consiglieri – perché abbiamo rinunciato da tempo a far parte di un partito… Il gruppo Pdl di cui facevamo parte effettivamente era una sigla squisitamente locale, alla quale abbiamo aderito semplicemente per evitare di costituire un gruppo nuovo. Oggi però le prospettive sono cambiate e per questo abbiamo deciso di nominare un nuovo capogruppo e trasformare l’ormai vuota sigla Pdl in un progetto innovativo”.
“Io, Novara” appunto, ovvero un movimento civico che in consiglio comunale può già contare su una nutrita rappresentanza…
Un modo per “riciclarsi”? “Una scemenza – dicono i quattro – alcuni di noi hanno già annunciato che non hanno alcuna intenzione di ricandidarsi, figuriamoci… Piuttosto una novità dirompente che ha già incontrato il favore di moltissimi cittadini. Molto più semplicemente noi intendiamo mettere a disposizione del nuovo movimento civico l’esperienza accumulata in questi anni ed un bagaglio di competenze importante. Crediamo che una reale alternativa a questa amministrazione si possa costruire “dal basso”, ovvero dalla partecipazione diretta dei novaresi. Noi siamo solo la miccia di questa iniziativa: il resto lo farà la gente che vorrà parteciparvi”.
Ma un candidato sindaco? “Un gruppo civico non nasce attorno ad un nome, ma attorno ad un progetto. A proposte concrete per risolvere i problemi della città. Ci confronteremo anche con i partiti che si richiamano ad una proposta alternativa all’attuale amministrazione, come già stiamo facendo. Se non vi saranno candidature condivise la strada è una sola ovvero il ricorso alle primarie. Troviamo singolare che vi siano candidati timorosi di affrontare questo passaggio al punto di escluderlo a priori. Significa che non si tratta dei candidati giusti, perché evidentemente privi di consenso, quindi assolutamente non in grado di competere con il candidato di un partito forte ed organizzato come il Pd. Purtroppo per loro il nostro obiettivo è altro. Sconfiggere alle urne Ballarè ed il sistema di potere che rappresenta…”.
Del Pdl faceva parte anche Silvana Moscatelli che in effetti ha partecipato anche all’incontro pubblico, ma che ad oggi non risulta aver aderito al movimento civico “Ha chiesto tempo per riflettere e noi rispettiamo la sua sensibilità. Le porte di questo movimento sono aperte a chiunque abbia voglia di darsi da fare, nella consapevolezza che tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile. Noi partiamo dalla considerazione che serve un contenitore a Novara che possa accogliere le istanze dei moderati, che non si riconoscono più nelle sigle, ma vogliono comunque lavorare per la città”.
Non temete il rischio di diventare solo una stampella del centrodestra? “Dialogare non significa appiattirsi – concludono i consiglieri – E noi intendiamo dialogare con tutti ovviamente, perché l’obiettivo di proporre un’alternativa all’attuale governo della città è impegnativo e nessuno può raggiungerlo da solo. Oggi l’opposizione a Novara è rappresentata dal centrodestra anche se sappiamo benissimo esserci scontenti anche in chi non si riconosce in quelle posizioni e che fanno fatica a trovare coagulo e visibilità. Ma il ragionamento che abbiamo fatto è altro: noi vogliamo percorrere la nostra strada, ma nel rispetto degli altri ovvero anche di chi nei partiti si riconosce ancora. Ci auguriamo che da questo nasca qualcosa di positivo”.