SALERNITANA-NOVARA 0-0
Le previsioni su Salerno parlavano di pioggia a catinelle, e vista la statistica del Novara in trasferta, la cosa suonava pure come una preoccupante metafora. Invece si è visto qualche ampio scampolo di sereno, così come in campo, dove gli azzurri non sono forse completamente guariti dalla “trasfertite” ma quanto meno pur soffrendo, hanno saputo resistere e stare uniti, portando a casa un piccolo mattoncino su cui proseguire la costruzione di quell’edificio chiamato salvezza.
Boscaglia non cambia modulo rispetto alla gara sfortunata contro il Pisa: 3-4-1-2, con Chiosa che sostituisce lo squalificato Calderoni e Kupisz preferito al talentino Dickmann e davanti l’attacco di panzer Galabinov-Macheda, supportati da Sansone.
La Salernitana parte subito forte e pur senza impegnare Da Costa, mette alle corde gli azzurri, soprattutto sugli esterni, dove Bittante e soprattutto Vitale trovano facilmente il fondo. Le occasioni vere e proprie capitano però grazie ai disimpegni errati dei novaresi ed alle imbucate centrali a scavalcare il centrocampo. In particolare si segnala il doppio intervento di Da Costa su Rosina e la parata d’istinto in uscita su tocco sporco di Improta.
Il Novara, registratosi dopo l’inizio in affanno, ha provato col palleggio ad abbassare il ritmo e colpire con qualche iniziativa estemporanea. Il risultato però è una debole conclusione di Sansone dirottata in corner da Gomis, ed un intervento a smorzare una girata in diagonale di Macheda. Un Bolzoni ancora in crescita, purtroppo si ferma nuovamente al 25′, dando così modo però al nuovo arrivato Cinelli, di bagnare il suo esordio con una prestazione convincente. La ripresa è sulla falsa riga del primo tempo: Salernitana che prova l’aggiramento e gli azzurri che resistono anche con un po’ di affanno, ma lo fanno da squadra, dimostrando anche una disponibilità alla sofferenza, che per il mal di trasferta può essere un passo decisivo, in attesa della cura definitiva. Un Novara che porta a casa il punto, anche per le parate di Da Costa, che nella ripresa sventa con un colpo di reni prodigioso, un colpo di testa di Pericolo deviato sotto la traversa.
Ultime note per sentire ciò che accaduto al 25° del secondo tempo, quando i tifosi azzurri partiti nel cuore della notte per raggiungere in treno la Campania, sono stati obbligati a lasciare il settore ospiti dello stadio Arechi con netto anticipo, per ragioni di ordine pubblico legate all’organizzazione del deflusso verso la stazione, dove li attendeva alle 18.00 il treno del ritorno. 2000 mila chilometri, soldi ed una levataccia senza avere la possibilità di seguire la propria squadra fino alla fine, danno la misura del rispetto per i tifosi ed il livello organizzativo e gestionale da terzo mondo di questo calcio.
Salernitana: 27 Gomis, 2 Bittante, 3 Vitale (28 Zito 71′), 4 Bernardini, 6 Schiavi, 8 Busellato (7 Joao Silva 87′), 9 Coda, 10 Rosina (K), 17 Minala, 19 Improta (14 Della Rocca 81′), 29 Perico
A disp.: 1 Terracciano, 13 Mantovani, 16 Tuia, 18 Luiz Felipe, 20 Odjer, 28 Zito, 33 Sprocati
All.: Alberto Bollini
Novara: 1 Da Costa (K), 2 Troest, 3 Mantovani, 5 Casarini (vK), 6 Scognamiglio, 8 Chiosa, 10 Macheda (28 Selasi 71′), 16 Galabinov, 18 Sansone (32 Lukanovic 83′), 19 Bolzoni (7 Cinelli 25′), 20 Kupisz
A disp.: 22 Montipò, 9 Di Mariano, 17 Lancini, 23 Adorjan, 24 Dickmann, 30 Koch
All.: Roberto Boscaglia
Arbitro: Sig. Eugenio Abbattista di Molfetta
Assistenti: Sigg. Emanuele Prenna di Molfetta e Antonino Santoro di Catania
Quarto ufficiale: Sig. Lorenzo Illuzzi di Molfetta
Calci d’angolo: Salernitana 5 – Novara 8
Ammoniti: 23′ Bolzoni, 26′ Schiavi (S), 34′ Troest, 37′ Cinelli
Marcatori:
Minuti di recupero: 4′ pt;
Spettatori totali: 8120