Il Novara esce dal Provinciale di Trapani con un punticino che non alimenta la rincorsa ai play-off, ma che certifica la ritovata condizione di testa e gambe. E’ soprattutto Baroni ad uscire semi vincitore dalla sfida con l’amico Cosmi, il quale arrivava a sfidare gli azzurri dopo aver eguagliato il record di 8 vittorie consecutive, di cui sono stati capaci solo il Verone e la grande Juve ammazza B di Del Piero e Trezeguet.
Piemontesi che partivano ad handicap, per le defezioi di Garofalo (squalificato), Dell’Orco e Faraoni (infortunati), oltre ad un Viola acciaccato accomodatosi in panchina insieme a qualche Primavera.
Pur non rinunciando al suo elastico 4-2-3-1, con Vicari (al rientro da titolare che mancava da Gennaio) a sostenere Troest centralmente, Mantovani dirottato sull’esterno sinistro e Dickmann (ancora conferme per il classe 1996) a destra; Baroni ripropone Gonzalez terminale offensivo con Lanzafame libero di muoversi fra le linee, senza punte centrali che dessero in qualche modo punti di riferimento agli avversai. In mediana Buzzegoli, Casarii ed il solito straripante Faragò, sono bravi a tessere palla a terra, ma anche a recuperare palle sporche, ingabbiando spesso i portatori di palla con efficaci raddoppi. Quando il Novara ha la palla, è Davide Lanzafame a sparigliare le carte, con le sue tranzsazioni orizzontali,dalle quali subito all’inizio, sforna un assist ficcanteche mette Corazza davanti al portiere, ma che il numero 11 non riesce a trasformare. Ancora Corazza prova un affondo non concluso felicemente, con un Novara che cresce ed a tratti controlla agevolmente, al punto di costruire alla mezzora con Faragò, la rete che sarebbe il coronamento di un ottimo primo tempo. Paolino lavora palla dentro l’area, si accentra e scarica un sinistro parabolato che si spegne sulla traversa con Nicolas battuto.
Cosmi si spaventa e nella ripresa cambia fisionomia ai suoi, inserendo prima Scozzarella e poi Coronado, formando un rombo di centrocampo più propenso al palleggio, capace col tempo di prendere metri di campo e fiducia nel buon esito della partita, anche grazie alla spinta di uno stadio quasi gremito in ogni ordine di posto. Il Novara, complice la fatica spesa, ed il caldo non abituale, piano piano spegne le sue velleità, ma mantiene inalterata la concentrazione portando a casa un pareggio meritato, contestato solo da un destro in mischia di Petkovic, deviato miracolosamente con i piedi da un attentissimo da Costa. Il Novara è vivo e reste aggrappato ai play-off, con un Vicari e Lanzafame in più da poter sfruttare, in questo finale dove le energie fisiche e nervose contano moltissimo.