Buongiorno
Novara

Un tifoso del Novara Calcio racconta le sue vicissitudini per avere l’abbonamento

“Caro Novara Calcio,
sono anni che ti seguo in maniera sporadica o meglio dire occasionale (come mi definirebbero i miei colleghi tifosi di più alto rango) ma sull’onda delle emozioni che ci hai saputo regalare, mi sono convinto a sottoscrivere l’abbonamento per la stagione che è alle porte, al fine di suggellare l’unione tra i tuoi colori e il mio cuore di tifoso.

Da qui sono iniziati i miei tormenti: giustamente, così come farebbe una bella donna che si sente poco considerata, devi aver pensato che sia giusto farmi pagare lo scotto di tanti “tradimenti” prima di poterti concedere; penso però di aver già scontato la mia pena prendendomi un giorno di permesso dal lavoro per venire a sottoscrive una Tessera del Tifoso che tu hai successivamente deciso di non abilitare, costringendomi ad andare in banca ogni giorno delle mie ferie estive per bloccare un posto in prelazione senza poterlo finalmente fare mio. Oggi alla mia ennesima richiesta di aiuto mi hai gelato con una fredda mail che mi ha fatto sentire indesiderato: “bisogna controllare a sistema quale sia il problema, lo faremo la settimana prossima”.

Ma caro Novara Calcio, la settimana prossima sarò dall’altra parte dello stivale e non potrò continuare ad opzionare il posto che sto bloccando ogni giorno con tanta fatica. Rispondimi almeno al telefono, ti prego: anche oggi 28 minuti di attesa (12+12+4) e poi la linea che cadeva inesorabile.

Caro Novara Calcio, chissà come me quanti altri tifosi, sull’onda dei nuovi successi avrebbero voluto passare la stagione insieme a te, ma si sono arresi già al primo scoglio di un rigido orario settimanale per la sottoscrizione della Tessera del Tifoso. Ti chiedo di pensarci e di riflettere sull’opportunità di rendere un po’ più semplice le operazioni di uscita dal ruolo di “occasionale”, forse il primo a beneficiarne saresti tu!

A presto,

(forse) tuo Piero”