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Novara

Una festa per l’avvio del restyling di tre palazzine all’ex Psichiatrico

Una festa per l’avvio del  restyling di tre palazzine all’ex Psichiatrico. 450mila euro per la sistemazione di intonaci, pitture e coperture. L’avvio dei lavori il 18 giugno

restyling di tre palazzine all’ex Psichiatrico

Alla festa c’erano tutti; dal direttore generale dell’Asl, in procinto di lasciare l’incarico, ai  responsabili dei vari dipartimenti, dai politici in rappresentanza della Regione (i consiglieri Bona e Rossi), agli operatori per finire con  ai pazienti. Tutti presenti, nel quarantennale della Legge Basaglia, per dare il via ai lavori – che in realtà partiranno il prossimo 18 giugno – di restyling delle palazzine “Tanzi” e “Fossati” del Dipartimento di Salute Mentale che,  all’interno del complesso dell’ex Ospedale Psichiatrico di via Roma, ospitano ciascuna una comunità terapeutica riabilitativa psichiatrica, e della “Verga” del Dipartimento Patologia delle Dipendenze. Lavori di ristrutturazione per poco meno di 450mila euro che riguarderanno intonaci e coperture (all’interno la ristrutturazione è già stata fatta con la creazione in ciascuna delle due palazzine del Dipartimento di Salute Mentale di 4 appartamenti che ospitano cinque pazienti ciascuno) inserito nel piano di investimenti del programma triennale Opere Pubbliche. “Avevo fatto questa promessa (quella di mettere mano a tre palazzine ancora bisognose di interventi di sistemazione, ndr) ma tra una settimana non sarò più direttore dell’Asl – ha esordito Adriano Giacoletto – Per questo motivo ho voluto fare questa festa in anticipo, non già per una sorta di malcostume di festeggiare lavori non ancora avviati, ma per dare un segno alla promessa fatta; ricorre quest’anno il quarantennale della Legge Basaglia e avrei voluto che tutto si svolgesse all’esterno per simboleggiare la caduta dei muri, ma oggettivi impedimenti tecnologici, come la proiezione di diapositive, non l’hanno consentito”. Suggestiva poi la lettura di frasi, affidata ad alcuni operatori, frutto dei pensieri ma soprattutto dei desideri dei pazienti che in seno alla comunità vivono. Le comunità terapeutiche sono aperte 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno con la presenza costante di educatori ed infermieri. Vengono ricoverati pazienti dai 18 ai 65 anni; ognuno di loro è protagonista di un progetto riabilitativo personalizzato che gli permette di riacquisire, nell’ambito di un ambiente protetto e familiare inserito nel cuore della città, quelle “abilità che la sofferenza gli ha fatto smarrire”. I pazienti svolgono attività sia di gruppo che individuali, all’interno e all’esterno della comunità; accompagnati dagli operatori infatti frequentano palestre e piscina, fanno parte di squadre di calcetto e pallavolo, si occupano di un piccolo vivaio e curano i giardini davanti alle palazzine. “Con questa ristrutturazione esterna si fornisce uno spazio più ordinato e ripulito in sintonia con gli altri edifici dei servizi sanitari territoriali dell’Asl di Novara”. “I lavori – ha aggiunto Giacoletto – sono stati concepiti per migliorare l’aspetto architettonico e l’efficienza degli edifici senza tralasciare l’importanza del trattamento umano di assistenza ai pazienti che si trovano in una condizione di profonda sofferenza e fragilità. La ristrutturazione inoltre è concepita come superamento delle barriere architettoniche che determinano l’isolamento sociale per garantire maggior apertura e inserimento in uno spazio che include e non esclude”. Per quanto riguarda la palazzina “Verga”, sede del Dipartimento Interaziendale Patologia delle Dipendenze “il rinnovo dell’area esterna – ha aggiunto il dottor Martino Liborio Cammarata, direttore del Dipartimento – garantisce la messa in sicurezza e la tutela degli operatori e degli utenti”. “A luglio del prossimo anno – ha aggiunto – si celebrerà il quarantennale dell’apertura dei servizi per le dipendenze. All’inizio avevamo in carico circa 500 persone, per lo più dipendenti da eroina; nel 1993 aprì il primo servizio per i dipendenti da alcool, poi via via comparvero altre forme di dipendenza come tabacco e gioco d’azzardo. L’anno scorso i pazienti totali erano 1825”. In chiusura la parola al dottor Domenico Nano, direttore del Dipartimento di Salute Mentale Interaziendale Asl-Aou, che ha tenuto una lezione.