Prestazione tutta cuore e coraggio per un Novara che a Brescia va sotto di due reti ma resiste e poi rimonta, per poi servire ai rigori una prima vendetta sul presidente Cellino, promotore della B a 19 che sta negando il ripescaggio degli azzurri. Ai 16esimi Novara che in casa affronterà il Pisa.
Andare sotto di due reti, saper resistere con umiltà alle mareggiate del Brescia, ma avere la forza di rialzare la testa e colpire al momento giusto recuperando sul 2-2, per poi servire la prima vendetta ai rigori sotto gli occhi di un nervosissimo Cellino.
Dopo Perugia, il Novara calcio passa anche a Brescia (6-7 dopo i calci di rigore, tempi regolamentari 2-2) e si guadagna i sedicesimi di finale della Coppa Italia trovando un Pisa corsaro a Parma.
Come rivoltare come un calzino, squadra e ambiente in soli due mesi, è quanto stanno riuscendo a fare col nuovo progetto Charly Ludi e William Viali. E’ certamente prestissimo per parlare, ma non ci vuole molto a capire che adesso gli azzurri hanno un’anima e questo è ciò che volevano i tifosi: cuore, grinta, unità d’intenti e spirito di sacrificio. Senza contare quanto già si veda sul campo la mano di un mister che vuole una squadra che aggredisca altissima e tutti i reparti collaborare fra loro senza mai risultare slegati. Anche al Rigamonti, le azioni più importanti, sono frutto della pressione sistematica sul portatole di palla, in un pressing armonico ed organizzato. Ma quello che ha stupito di più è la capacità di soffrire. Contro un Brescia che dalla cintola in su è fra le formazioni più attrezzate della serie B, la squadra di capitan Schiavi (sempre più leader), non perde mai la bussola, si compatta ed è aiutata pure dalla straordinaria prestazione di Elia Benedettini (sicuri che serva un altro numero uno?).
Il Novara comincia bene come a Perugia e punge con Chiosa dal limite al 5′. Poi è Maniero che sciupa incrociando non bene un cross dalla sinistra. Ma al contrario di domenica scorsa, va sotto alla prima azione degli avversari. Siamo solo al 9′ quando l’ispiratissimo Tremolada tocca a Bisoli che libera Donnarumma davanti alla porta e per il bomber ex Empoli è quasi un gioco da ragazzi trovare il vantaggio.
Il colpo è duro e gli azzurri sbandano. Al 20′ Bisoli calcia dal limite dopo l’ispirazione di Tremolada sfiorando il palo, ma sette minuti dopo Schiavi su punizione calcia sotto la traversa trovando il miracolo di Alfonso.
E’ un flash azzurro estemporaneo in un quasi assedio delle rondinelle, con Tremolada (sempre lui) che alla mezzora mette sulla testa di Donnarumma la palla del 2-0, ma Benedettini non vuole proprio sentire ragione. Il duello fra i due si rinnova in chiusura di tempo, con l’ex Salernitana che calcia a giro trovando la strepitosa risposta del nazionale sanmarinese classe 1995.
Si va al riposo con la sensazione che il Brescia possa sfondare.
In realtà il secondo tempo comincia con una grande occasione di Matteo Stoppa, dopo una palla recuperata, ma Alfonso salva il vantaggio. E’ un buon momento per gli azzurri che al 58′ calciano due volte verso la porta, trovando le ribattute fortuite dei difensori. Il film però è lo stesso del primo tempo, alla prima occasione Novara punito.
E’ il 59′ quando Torregrossa si guadagna il rigore che trasforma lui stesso per un 2-0 piuttosto rassicurante.
Partita finita? Non per questo Novara che con l’ingresso in campo del neo acquisto Luca Cattaneo (molto vivace ed in palla) cambia marcia la davanti. L’ex della partita viene fermato in area al 71′, sembra rigore, ma non per l’arbitro che lo ammonisce per simulazione. Non c’è il tempo per imprecare, perchè Maniero viene affossato in area. Il fallo è così chiaro che è penalty persino per il Novara. Dal dischetto Nico Schiavi è freddissimo riaccendendo le speranze di rimonta.
Le due squadre sono stanche e le distanze si perdono un po’. I ragazzi di Viali ci provano, regalando però ampi spazi alle ripartenze bresciane, ma la porta azzurra è tenuta salva da batman Benedettini, praticamente insuperabile.
Mancano tre alla fine quando da una mischia in area azzurra, Nico Schiavi (il migliore dopo il portiere azzurro) porta fuori palla in contropiede per servire al limite l’accorrente Sciaudone che lo ha seguito a sostegno. L’ex “reietto” dimostra che davvero (forse) il passato è passato e con un destro secco porta gli azzurri sul 2-2.
Il Brescia si scuote e prova ad evitare prima i supplementari e poi la beffa dei rigori, ma il fortino regge ed Elia Benedettini è insuperabile.
Si va ai rigori, con il karma azzurro che si concentra sul golpe targato Cellino e la cosa funziona. Dal dischetto gli azzurri non sbagliano un colpo, segnano in sequenza: Visconti, Sciaudone, Maniero, Ronaldo e Simeri. Per i padroni di casa fanno altrettanto Morosini, Gastaldello, Curcio e Ndoj, ma il palo di Donnarumma regala la qualificazione ad un Novara a tratti eroico, che ai primi di dicembre affronterà al Silvio Piola il Pisa, capace di eliminare al Tardini il Parma. La prima vendetta è servita: Novara 1 Cellino 0; ma ciò che più conta è che la squadra prometta bene e la sensazione è che il buon Charly Ludi le prime scelte le abbia proprio indovinate.