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Novara

Vailog cede il 90% della sua attività: le aree industriali di Agognate passano ufficialmente a Segro

E’ ufficiale: il 23 giugno Vailog ha ceduto il suo 90% alla Segro, azienda britannica impegnata nel real estate, che da oggi formalmente integra nel suo capitale e nel suo giro d’affari anche quelli finora di competenza di Vailog. Tra questi, per intenderci, anche le aree industriali di Novara: un tema sul quale si è aperto un fronte di “no” esponenzialmente cresciuto negli ultimi mesi con 5000 firme raccolte da ReteTerra.

L’associazione si oppone alla cementificazione massiccia di aree attualmente a destinazione agricola, contro il progetto, firmato appunto da Vailog, che prevede la realizzazione di un’area logistico industriali ad Agognate, dove sorgono oggi centinaia di migliaia di metri quadrati di terreni a destinazione agricola, per il momento.

Sul passaggio di proprietà, dal Comune di Novara, assoluto silenzio, fatto salvo per un commento sbrigativo del primo cittadino Andrea Ballarè il quale archivia la vicenda sostenendo si tratti di “un affare tra privati”, che non interesserebbe la città e che no cambierebbe di una virgola il progetto presentato a cui questa maggioranza sta lavorando. Lo stesso silenzio riservato agli esponenti di ReteTerra che hanno incalzato il sindaco dopo la notizia dell’annunciato accordo tra Vailog e Segro e che, a questo punto, ufficializzata la notizia della cessione, chiederanno di sospendere il progetto di trasformazione dell’area di Agognate.

Nel frattempo, prosegue la raccolta firme dell’associazione che ha aggregato migliaia di cittadini novaresi, ma anche noti esponenti del mondo ambientalista a livello nazionale e non solo.

Sembrano peraltro sempre più numerosi anche coloro che, pur sedendo sui banchi della maggioranza, non condividono il progetto: la battaglia continua.