La rottura degli accordi del tavolo nazionale, che avrebbe dovuto tenere insieme la coalizione di centrodestra in versione “palco di Bologna” in ogni dove, ma in particolare a Roma e Torino, ha ovviamente riflessi anche in chiave novarese, dove si scaldano i motori in vista delle prossime amministrative.
Se nel centrosinistra Ballarè trema per la nascita della nuova lista Civica “La Città in Comune”, che conta già su una nutrita rappresentanza a palazzo Cabrino (quattro i consiglieri comunali già approdati al seguito di Luigi Rodini, il che fa desumere che in sede del prossimo bilancio di previsione ne vedremo delle belle); se i Cinque Stelle sono alle prese con le polemiche per la questione “mamme e politica”; se la Lega ha ormai deciso per la corsa in solitaria con lo stra-annunciato candidato Alessandro Canelli… E’ nel vasto orizzonte dei moderati, ovvero quelli oggi in città determinanti per stabilire l’esito elettorale, che si stanno muovendo passi importanti per raggiungere un accordo.
Archiviata con un successo difficilmente contestabile la pratica delle primarie, che hanno confermato la leadership di Daniele Andretta alla guida del movimento Civico “Io Novara”, ora la questione è semmai capire quali saranno le decisioni di Forza Italia novarese, oggettivamente presa in contropiede dalla decisione di Fratelli d’Italia di candidare Giorgia Meloni a Roma e di appoggiare a Torino il candidato civico Morano, insieme alla Lega di Salvini.
Un probabile “liberi tutti” che ha dato il destro per una ripresa dei contatti fra i berlusconiani e la lista novarese del cuore azzurro, interessata sì a far valere il risultato delle primarie, ma anche a trovare alleati per la ripresa di quel “laboratorio dei moderati” che si era arenato quando sul tavolo era catapultata l’ipotesi di candidatura dell’onorevole Gaetano Nastri, che però, nonostante l’intenzione dichiarata di provare a “mettere tutti d’accordo”, non è riuscita nell’intento.
Insomma un accordo fra Forza Italia ed io Novara a questo punto “Si può fare” citando il Corriere di Novara di questa mattina…
Il che darebbe peraltro conforto all’operazione che Sozzani, fin dall’inizio, ha provato ad imbastire, ovvero quella di non accettare il diktat della candidatura leghista imposta a giugno da Salvini, preferendo al contrario allargare l’orizzonte su un piano squisitamente locale.
Un disegno che, stando a quanto è accaduto con l’asse Fdi-Lega, sembra in effetti dargli ragione e che visto oggi assume significati del tutto nuovi.
Se dunque l’esito degli incontri di queste ore si confermasse in un accordo, come sembra nella natura delle cose, il solo dubbio riguarderebbe invece Fratelli d’Italia che, a questo punto, dovrebbe decidere se far parte del progetto, oppure seguire la Lega che però, sotto la cupola di San Gaudenzio, ha sempre osteggiato.
Se questa è la situazione la considerazione che se ne potrebbe trarre è che allo stato attuale tutti i contendenti in lizza avrebbero, sulla carta, le potenzialità per arrivare a Novara ad un eventuale ballottaggio. E che mai risultato, nella città di San Gaudenzio, è apparso dall’esito così incerto e dunque aperto… Staremo a vedere…