Degrado, abbandono e incuria: in tale stato versa il Villaggio Dalmazia, dove i residenti vivono da anni una situazione difficile. Case popolari in condizioni terribili, sporcizia e esigenze impellenti di manutenzione almeno per mantenere quel decoro necessario per una dignitosa vivibilità della propria abitazione.
“Sono stato invitato a visitare il Villaggio Dalmazia la scorsa settimana – spiega Daniele Andretta, candidato sindaco del movimento civico “Io, Novara” – Ci hanno raccontato di candidati che si fanno vedere ogni 5 anni solo in occasione della campagna elettorale, sia dell’attuale amministrazione che di quelle del passato. Al contrario di altri candidati Sindaco e rappresentanti di Giunta, ho evitato di far scattare foto su di me, perché ho preferito invece documentare lo stato di degrado ed abbandono non solo nelle case popolari, ma in tutta la frazione. Cantieri aperti e bloccati da 8 anni, erba sui tetti, topi a spasso, occupazioni abusive, aiuole con erba alta un metro, sicurezza stradale tutta da inventare. A Novara la politica della casa è orfana da anni, le Istituzioni Comune e Agenzia Territoriale della Casa assenti. Per porre rimedio a queste situazioni serviranno mesi di lavoro di esperti specializzati. Noi per questo abbiamo predisposto nel nostro programma elettorale un massiccio intervento a favore delle casa e delle frazioni. Mettendoci la faccia più di altri, lo verificheremo di giorno in giorno, e non ogni 5 anni di colpevole immobilismo”.
La situazione del Villaggio Dalmazia, prosegue Andretta, “conferma che la gestione esclusiva dei partiti sia di destra che di sinistra è veramente fallita; i partiti non sono nella condizione di arrivare in concreto a risolvere problemi potenzialmente banali all’inizio, ma che, se protratti, possono trasformarsi in situazioni gravi, come in questo caso. Appare ancora più fastidiosa la sistematica promessa di interessamento soltanto nel periodo elettorale, se poi, in cinque anni di amministrazione, nessun risultato viene raggiunto. “Io, Novara” ha elaborato, anche grazie al sostegno di professionisti che fanno parte del nostro movimento, una vera e propria “cura shock” per intervenire in situazioni di degrado di questo tipo. Oltre al Senato civico novarese, peraltro, abbiamo aggiunto, nel programma, la reintroduzione dei comitati di quartiere che una volta almeno rappresentavano un baluardo contro la trascuratezza e l’abbandono dell’amministrazione centrale”.