Buongiorno
Novara

Vittorio, l’ambulante del banco 29 che offre ai suoi clienti prosciutto, formaggio e tanta poesia

Perito magliere prima, flautista e arpista, poi, con una passione per la musica classica e successivamente anche per la letteratura e la poesia. Ma lui, Vittorio Valenta, prima di tutto è il “Salumiere matto” del mercato coperto di Novara. Dove matto ha un’accezione ovviamente positiva: estroverso, vulcanico, eclettico….

Vi starete chiedendo: ma che c’entrano un banco del mercato, salumi e formaggi con la letteratura classica? C’entra c’entra…eccome se c’entra. Perchè Vittorio inizia la sua carriera in un laboratorio della Sergio Tacchini, la prosegue dedicandosi all’arpa; è di questi anni la collaborazione con Arturo Brachetti in uno spettacolo dedicato a e per Sarah Ferguson. Ma le cose non sempre vanno come si vorrebbe, si sa, nel mondo degli artisti, ed ecco che il “valente Valenta” si reinventa: da panettiere a salumiere al banco 29 di viale Dante. Qui, di fatto, Vittorio esprime e trasmette la sua passione per i classici direttamente dalla bancarella ai suoi clienti. Come? Lasciando nel pacchettino del prosciutto crudo o della toma delle etichette, dei “piccikini”, con citazioni d’autore e un commento, spesso ironico e lapidario, tutto suo…

Il “Salumiere Matto” ricorda molto la figura del Cappellaio Matto, quella di Alice nel Paese delle Meraviglie. E proprio da questa storia prende spunto per uno dei suoi primi “messaggi d’autore”:

Al banco del pesce una cliente chiede: “Vorrei qualche alice aperta a libro”.

Alice, avresti mai immaginato – incalza Vittorio – che il libro delle tue Avventure nel Paese delle Meraviglie potesse diventare un ricettario ittico???

Ma ce ne sono tanti altri di questi piccikini.

Tra le risate dei suoi clienti, ma anche tra le loro riflessioni, Valenta diventa un vero personaggio e la gente torna al suo banco in attesa dell’arrivo di un piccikino.

Ma mica si è fermato lì, il Salumiere del banco 29. Vittorio ha raccolto queste etichette, insieme ad altre sue produzioni, in un libro “CIBI diVERSI”, la cui pubblicazione ha suscitato intorno al personaggio l’interesse di molti produttori e critici.

Ecco l’intervista con la Pina di Radio DeeJay:


Da “CIBI diVERSI” Vittorio ha tratto una versione teatrale che lo vede in scena con Lucilla Giagnoni, e diversi monologhi. Con due di questi è stato scritturato dal Teatro Stabile di Brescia per una settimana di repliche lo scorso giugno. Sul palco, è un fiume in piena: battute, gag, risate, ma sempre con la letteratura e i classici sullo sfondo.

Il 25 settembre, alle ore 21, Vittorio entrerà a Casa Bossi con lo spettacolo “Walkirie, Nibelunghi ed altre frivolezze”. Sottotitolo: “Cosa?? … Ti piace Wagner?! Ma è una palla apocalittica…”

Lo descrive così il suo show: “Ma finiamola con questo luogo comune! L’Anello del Nibelungo, la sua opera ciclopica divisa in quattro giornate (L’Oro del Reno, La Walkiria, Sigfrido e Il Crepuscolo degli Dèi), dura appena 16 ore, cioè quanto 8 Rigoletti, o 7 Traviate o 5 Aide. Un nulla, no? Vittorio Valenta affronta una sfida titanica: ridurre ad un’oretta L’Anello del Nibelungo, raccontandone la trama in bricioline colorate e facendone ascoltare microscopici estratti. Con l’intervento di ospiti eccezionali*, ridurrà questa mattonazza infinita ad una soap opera, che Beautiful alla fine ci farà il solletico!

* così eccezionali che Piero & Alberto Angela, presi dallo sconforto, abbandoneranno Superquark e si daranno alla conduzione di Art Attack, scalzando Muciaccia che si ritirerà in un monastero di clausura sull’altipiano del Gennargentu”.

Programma:

Maria Callas: quando si parla di opera, la Divina non può mancare; Tosca e i suoi voli non propriamente pindarici; I Simpson: il loro approccio filologico al Ring è encomiabile; Betty II, immarcescibile e onnipresente; Scooby-Doo, Vincent Price e la sua risatazza diabolica; Il Trio Lescano e le sorelle Carlucci, fonte imprescindibile di ispirazione poligonal-trigonometrico-canora; Maga Magò, Dantino (Alighieri), Biancaneve, i 7 nani, i f.lli Grimm e Judy Garland“.

Eh già, Vittorio è tutto questo, perchè il suo motto è “piedi ben saldi a terra e testa nel Paese delle Meraviglie“.