Novara custodisce con dovizia i ritratti reali o idealizzati dei suoi personaggi più illustri. Un esempio è il bassorilievo creato da Grazioso Rusca nel 1837 che corre sotto il cornicione del Palazzo del Corpo di Guardia, ad ovest della piazza del Duomo. Qui l’artista rappresenta un’importante pacificazione avvenuta in Novara il 20 dicembre 1310: l’imperatore Enrico VII nel Palazzo del Vescovo, allora Uguccione de’ Borromei, ristabilisce la concordia tra il partito guelfo (il Partito dei Sanguigni) e quello ghibellino (il Partito dei Rotondi).
In nostro aiuto giunge il Bianchini, storiografo novarese coevo alla realizzazione del bassorilievo, che indica con somma precisione i personaggi rappresentati. Al centro del bassorilievo siede sul trono l’imperatore, con la corona in capo e lo scettro in mano, ritratto mentre sta chiedendo al notaio Bernardo De Marcato, alla sua sinistra, di stendere i patti. Accanto sta Amedeo V di Savoia con il berretto in capo e la mano alzata verso l’imperatore mentre si rivolge con lo sguardo verso Francesco Guasco e Rolando Cavallazzi, procuratori di Novara che tengono per rispetto il berretto in mano. Dopo i rappresentanti del comune novarese sono raffigurati diversi magnati delle due fazioni che stanno confabulando tra loro e da ultimo un milite con elmo piumato, che tiene con la destra la spada e con la sinistra lo scudo appoggiato al suolo.
Alla destra del sovrano sta il vescovo di Parma, Papiniano della Rovere, già vescovo di Novara. Vicino a lui il guelfo Guglielmino Brusati abbraccia il ghibellino Filippo Tornielli e accanto Fulgino Cavallazzi stringe la mano a Guala Tornielli mentre Ardicino Brusati bacia Giovanni, figlio di Galvano Tornielli. Gerado vescovo di Basilea conversa con Apipomene vescovo Bovense mentre un paggio tiene un palio tra le braccia.
Secondo la documentazione storica tra i capi delle fazioni che si impegnarono nella conciliazione vi furono Guglielmino Brusati, Lanfranco Boniperti, Fulgino Cavallazzi, Bonifacio Brusati, Azzo Capra, Guglielmo Bruno Monti, Filippo Tornielli, Giorgio Tettoni, Ugo Nibbia, Ardizzo Barbavara ed Enrico De Stretti.
Quanti cognomi conosciuti in Novara da secoli sono qui ritratti…