Volti tirati e pochi sorrisi in casa Pd alla presentazione dei candidati che correranno alle politiche del 4 marzo. Il segretario provinciale Sergio De Stasio ha parlato di moderata soddisfazione, ma solo perché ai “vicini di casa” (biellesi, vercellesi e alessandrini) è andata peggio. “Le liste non sono state prive di sorpese – ha esordito – e non possiamo nascondere il fatto che sui collegi uninominali il sondaggio sul territorio ci vede in forte difficoltà. Noi comunque faremo una campagna elettorale sui contenuti”.
Per il Senato, dunque, candidata nel collegio uninominale di Novara la senatrice uscente Elena Ferrara, alla quale si deve la maternità della legge sul cyberbullismo e che gioca una partita (a detta di tutti) quasi impossibile: “Le leggi approvate in questa legislatura debbono essere seguite – ha dichiarato – abbiamo lavorato tanto e prodotto altrettanto. Una legge partita da Novara dà lezione a tutta l’Europa. Continuerò comunque a seguire questo tema per il quale ho incontrato migliaia di studenti su tutto il territorio nazionale e continuerò a lavorare sui temi dei diritti, dell’università, della ricerca”.
Il candidato al collegio uninominale per la Camera è Franca Biondelli, sottosegretario al Lavoro del Governo uscente, candidata anche nel collegio plurinominale, ma scivolata al terzo posto (con l’ingresso di Lucia Annibali e dopo l’onorevole Enrico Borghi). “Sul capitolo fragilità e disabilità psichica quando sono arrivata avevo risorse zero – ha detto Biondelli – abbiamo costituito un fondo da 450 milioni per le non autosufficienze e approvato due leggi, come il Dopodinoi e quella sull’autismo, condivise dalle associazioni, che hanno rappresentato una svolta. Abbiamo dato risposte attese da anni. Su questi temi non si può ripartire da zero e per questo chiedo un atto di responsabilità”.
Borghi ha spiegato come votare il Pd significhi “votare per i diritti, il lavoro e l’Europa, significhi votare per la serietà”.
Quarto nel plurinominale il consigliere comunale Rossano Pirovano che ha ringraziato il Pd per l’opportunità “anche se avevo chiesto di essere nell’uninominale di Novara e questa può essere considerata una candidatura di servizio. Rispetto la scelta del partito e lavorerò al meglio”.
Vittoria Albertini, infine, è la candidata del collegio uninominale della Camera dei Deputati, comprendente i comuni della provincia del Vco più 32 comuni dell’alto Novarese: “Si corre per il Pd, ma soprattutto per la stabilità del Paese. Noi non andremo in giro a raccontare frottole”.
Redazione Buongiorno Novara