Troverà la sua identità il centrodestra? Dilaniato dai personalismi, riluttante alle primarie, privo di leader acclamati dalla gente, il centrodestra novarese dovrà riflettere sulle contraddizioni di quello nazionale e trovare un via d’uscita alla luce di un importante appuntamento che scadrà fra meno di un paio di anni, le prossime elezioni amministrative del capoluogo. Urge dunque un’analisi approfondita che vogliamo condurre attraverso le parole degli interlocutori e dei protagonisti di questa fase politica.
Nel frattempo, ecco come stanno i partiti di centrodestra:
Lega Nord
Se fino a tre anni fa, Novara era considerata roccaforte della Lega piemontese, oggi si può solo dire che la storia recente della Lega novarese, e piemontese in generale, è l’esempio di quanto un'”avida” (politicamente parlando) classe dirigente abbia portato un partito politico di grande contatto territoriale a chiudersi nelle stanze delle segreterie esclusivamente per mantenere il controllo interno, incurante delle amministrazioni che governavano e dei riflessi sui cittadini. I risultati li abbiamo visti, a partire dalla clamorosa sconfitta delle ultime amministrative novaresi per giungere oggi ad una Lega, in Piemonte, che alle ultime elezioni ha ottenuto un risultato elettorale di un 18% in meno tra europee e regionali. Ci spieghiamo meglio: il risultato delle regionali (in Piemonte la Lega ha ottenuto 141.711 voti) ha registrato 30.200 voti in meno rispetto ai voti della concomitante gara europea (in Piemonte 171.919 voti). Se questo è un successo… Salvata solo da Salvini e dal “no euro”… Peccato che c’è chi ancora canta vittoria, sul territorio, per un risultato che invece dovrebbe far riflettere ….
Forza Italia
In Forza Italia son volati i coltelli, segno che un certo malessere, nelle fila dei berlusconiani, certamente è da registrare. Il duello tra Sozzani e Policaro nel duplice ruolo di candidati alle regionali e Presidente della Provincia e suo delegato ha denunciato una situazione nel rinato partito ancora da brodo primordiale dove ci sono vari capi e capetti alla ricerca di un ruolo. Forza Italia rimane comunque il primo partito del centrodestra ed è evidente che qualche pretesa il partito di Sozzani la avanzerà al momento buono. Posto che poi le Province hanno terminato il loro ciclo amministrativo e politico e si sono trasformate in entità svuotate di alcun ruolo politico, sul territorio non rimangono che le amministrative quale contenitore pressoché unico in cui “premiare” fedeli e fedelissimi con qualche ruolo ben esposto. Anche in Forza Italia, comunque, le cose non vanno benissimo. Lo conferma il licenziamento repentino di Sozzani nei confronti di Policaro, dopo un’estenuante battaglia elettorale per le regionali in cui ha avuto la meglio il Presidente della Provincia sul suo avversario. Anche in questo caso, urge un bravo medico che sappia curare bene e ricucire le ferite.
Ncd e Fratelli d’Italia
Il risultato delle ultime regionali non è stato certo incoraggiante per i due partiti usciti dal PdL e approdati in un limbo caratterizzato dall’attesa di valutare le prossime mosse degli ex compagni di partito e dei loro leader. A livello territoriale, la campagna elettorale non è stata certo all’acqua di rose e le tensioni con i cugini di FI si sono fatte sentire tutte, senza esclusione di colpi. Si vocifera, in provincia, che gli ex finiani stiano per dare vita ad una nuova Alleanza Nazionale. Troppa nostalgia di quei tempi e troppe imposizioni da parte di Forza Italia avrebbero convinto gli ex AN a ricreare un loro gruppo di fedelissimi, magari guidati da figure politiche che, dall’Msi in poi, hanno fatto la storia degli ultimi decenni della destra novarese (tra gli altri l’onorevole Gianni Mancuso).
Prospettive
Le prospettive, stante il panorama, sono tutt’altro che incoraggianti. Se non si arriverà ad una convergenza finale, si rischia grosso un’altra volta e per Novara le speranze si vanificano. Chiuso l’ultimo ciclo elettorale, schiacciato dalla vittoria dei benzinai, il centrodestra, e quello novarese in particolare, deve riaprire un dialogo tra partner che anche gli elettori chiedono a gran voce, delusi dall’attuale amministrazione Ballaré, per Novara, e dai risultati infelici usciti dalle urne la scorsa settimana.
Buongiorno Novara porrà da oggi quattro domande specifiche agli interlocutori. Ci auguriamo di aprire, insieme alla città e ai cittadini, un dialogo costruttivo che ponga le basi per riconquistare Novara e ricompattare il centrodestra.
1) PRIMARIE: nel centrodestra è un tema che interessa poco, o meglio, che spaventa. Ma ricordiamoci il caso di Renzi che si è mangiato in un boccone prima il partito, poi il governo e quindi tutti gli oppositori sia esterni che interni, proprio grazie alla vittoria secca e schiacciante alle primarie, ottenuta con grande dispendio di energie. Quindi l’importanza strategica delle primarie intanto è democraticamente dovuta e poi non è nemmeno in discussione, visto che sono gli elettori a scegliere anche alle urne il loro leader. perché allora imporre un candidato che non piace o non convince, spostando il voto degli elettori o addirittura inducendoli a non votare?
2) MERITOCRAZIA: basta con le scelte di segreteria… Per amministrare un comune, e nello specifico un comune come Novara, non serve solo consenso, ma servono anche e soprattutto competenza, strategia, capacità amministrative che non tutti hanno. Rendiamocene conto!
3) IL PROGETTO DI CITTA’: posto che Ballarè e la sua Giunta certamente hanno poche idee e molto confuse sul futuro della città che loro stessi amministrano. Non sarebbe il caso, allora, di partire da un programma vero, concreto, utile e funzionale alla città di Novara? temi come Castello, Faraggiana, parcheggi, mobilità… Non hanno né un inizio né una fine. Lo ha detto, in una nostra intervista, poco tempo fa, lo stesso Sozzani, che di urbanistica senz’altro si intende: dove pensiamo di andare senza un progetto per Novara? Ecco ripartiamo dalle idee, dalle scelte che un buon amministratore deve saper fare per il bene della città e dei cittadini.
4) IL LEADER: che caratteristiche dovrà avere il prossimo candidato sindaco di Novara? Non manca tantissimo alla scadenza dell’amministrazione Ballaré, e con tutte le ferite che la destra sta cercando di ricucire, si rischia di passare il tempo in barella, in un temibile immobilismo che non fa altro che danneggiare la città.
Insomma, è ora di svegliarsi dal torpore che ha caratterizzato la coalizione di centrodestra dopo la clamorosa sconfitta delle ultime comunali. Perché Novara e i novaresi meritano molto di più!