Dopo soli due giorni gli specialisti artificieri dell’esercito hanno rimosso i nuovi ordigni bellici ritrovati presso i Lagoni di Mercurago. Con il cessato pericolo l’intera zona è stata riaperta ai visitatori.
In poche ore gli specialisti dell’esercito sono intervenuti a rimuovere i nuovi ordigni bellici dalle acque dei Lagoni di Mercurago e l’intera zona è stata riaperta. Davvero celere l’intervento degli artificieri, giunti nuovamente nel novarese, dopo le bombe affiorate ad inizio di settembre. Due giorni fa le nuove segnalazioni e l’intervento precauzionale dei sindaci di Arona, Dormelletto, Oleggio Castello e Comignago, che attraverso delle ordinanze sono stati costretti a precludere l’accesso all’area.
Ieri però (sabato 22.09.2018) dopo il recupero degli ordigni (c’era anche una bomba a mano) è stato già possibile revocare le ordinanze, con gli artificieri che faranno brillare le bombe in tutta sicurezza in una cava dismessa, appositamente utilizzata allo scopo. Per garantire la massima sicurezza, hanno operato in stretta collaborazione con i militari giunti a Mercurago, anche i Carabinieri, la Polizia locale, i Guardie Parco dei LAGONI, Croce Rossa, Protezione civile di Montrigiasco e Provinciale, Il Sindaco di Arona Alberto Gusmeroli ha parlato di “ottima prova di efficienza e rapidità”. I Lagoni di Mercurago, area naturalistica di rara bellezza, sono dunque tornati visitabili ed in una domenica d’autunno con un clima così favorevole, tornano ad essere una meta molto gradita per una passeggiata nel verde all’aria aperta.
Trovate altre bombe ai Lagoni di Mercurago. Nuovo stop dei sindaci