Stupro in via Belletti: è successo mercoledì, intorno alle 23.30, quando le Volanti sono intervenute a seguito di una segnalazione di lite in strada tra extracomunitari, tra cui due donne.
Giunte sul posto le pattuglie hanno notato un uomo che, agitando le braccia, cercava di attirare l’attenzione dei poliziotti, riferendo di aver visto uno straniero trascinare poco prima una donna, in via Belletti, da dove si sentivano provenire urla di aiuto.
Arrivati immediatamente sul posto, i poliziotti hanno notato una donna riversa a terra, con i pantaloni abbassati. Accanto a lei un uomo, con pantaloni e slip abbassati. La donna agitando e urlando ha chiesto aiuto agli agenti. L’uomo, alla vista della Polizia, è fuggito nelle zone di campagna, dove gli uomini della Questura, lo hanno raggiunto e bloccato poco dopo.
La donna, interrogata, ha raccontato di essere a passeggio con quell’uomo il quale, al suo rifiuto di iniziare una relazione sentimentale, le ha sferrato due schiaffi violenti al volto, l’ha buttata a terra, afferrandola per la gola e costringendola ad un rapporto sessuale completo.
Era presente anche una testimone, un’amica della vittima arrivata sul posto dopo la telefonata della ragazza. L’amica ha cercato di allontanare l’uomo che però l’ha spintonata, gettandola a terra.
Anche due nigeriani, che stavano passeggiando in bicicletta, sono intervenuti in aiuto della donna, afferrando lo stupratore e tentando di allontanarlo, mentre stavano per intervenire le pattuglie della Polizia.
E’ stato subito richiesto l’intervento del 118 che ha soccorso la vittima conducendola all’ospedale dove è stato attuato il protocollo sanitario previsto per i casi di stupro e di violenza sessuale.
L’uomo, privo di documenti, è stato arrestato e condotto in Questura per l’identificazione. Si tratta di un nigeriano, di 28 anni, senza fissa dimora.
La vittima ha denunciato il suo aggressore.
L’arresto è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Novara che ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per l’autore dello stupro.
Elena Ferrara