La data è quella del 26 febbraio: quel giorno, la Giunta regionale firmerà l’accordo di programma per la realizzazione della Città della Salute di Novara. “Il nuovo ospedale si farà e in tempi brevi”: lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione, Antonio Saitta, che ieri a Novara ha annunciato le tappe fondamentali di questo percorso. Intesa con il Governo, alienazione del patrimonio immobile dell’Ospedale (a partire dalle cascine che rimarranno a destinazione agricola), variante urbanistica, e quadro economico già individuato.
La Regione ha già messo a bilancio il 5% del finanziamento statale, 6,7 milioni di euro. Entro la primavera partiranno i lavori di bonifica dell’area dove sarà realizzato il nuovo ospedale di Novara (zona Piazza D’Armi). Poi verrà bandita la gara.
Un’opera economicamente rilevante, “certamente quella più imponente degli ultimi cento anni”, dice il sindaco Ballarè.
La Giunta regionale, proprio ieri, ha approvato la delibera con il progetto definitivo, recependo le osservazioni del nucleo di valutazione del Ministero della Salute del settembre scorso. Una task force, da Torino, seguirà le procedure per concretizzare gli atti rispettando i tempi prefissati.
Nel frattempo la Conferenza dei servizi si riunirà per l’esame definitivo della variante urbanistica che il Comune di Novara ratificherà entro marzo.
L’annuncio dato ieri al Broletto, anche se sapeva molto di parata elettorale, è stato comunque un momento importante in cui a tutti i livelli ci si è imposti un calendario ben preciso che, ci auguriamo, potrebbe portare, nel giro di pochi anni, all’inaugurazione del nuovo ospedale.
Presenti oltre al sindaco Ballarè e all’assessore Saitta, l’onorevole Franca Biondelli, il rettore Cesare Emmanuel, l’assessore regionale Augusto Ferrari, il consigliere regionale Domenico Rossi, e il direttore generale dell’Aou Maggiore Mario Minola.
Rimane ancora un grosso punto di domanda sul futuro dell’attuale struttura: a questo punto, l’amministrazione comunale dovrà intraprendere un percorso di riqualificazione del sito, partendo da una progettualità che, in questi ultimi anni, purtroppo, è parsa molto carente. Dalla valorizzazione dell’attuale complesso scaturiscono infatti calcoli economici non da poco che potrebbero incidere pesantemente sulla conclusione dell’opera.
SS