Una storia di solitudine, indigenza e disperazione che ha colpito un quarantenne di origini marocchine. Nella tarda serata di ieri, gli agenti della Volante della Questura di Novara lo hanno salvato mentre cercava di togliersi la vita. Intorno alle 22, è arrivata alla Questura la segnalazione del gesto estremo che si stava consumando. Immediato l’intervento della Polizia che, arrivata in largo Pasteur, ha individuato l’uomo, privo di coscienza, con un cappio attorno al collo cui era avvolta la fune a sua volta legata ad un perno a quasi due metri dal suolo. L’uomo era privo di conoscenza e con la bava alla bocca. L’intervento tempestivo degli agenti ha permesso di salvare il marocchino che è stato immediatamente portato al Pronto soccorso. Una volta tornato in sè, l’aspirante suicida ha raccontato la sua storia: “Non ce la facevo più – ha detto alla Polizia – Ho deciso di farla finita perchè non vedevo una via di uscita”.
Una storia triste di disagio e povertà, come tante altre: persone colpite da indigenza che non riescono ad affrontare la vita di tutti i giorni, perchè non hanno un lavoro né tantomeno prospettive. Da qui la scelta dettata dall’istinto e dalla mancanza di ancore di salvezza. Stavolta, però, l’ancora di salvezza è arrivata: tanto che, dopo qualche ora, lo stesso uomo ha telefonato al 113 ringraziando i poliziotti per averlo salvato.