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Novara

Nasce il gruppo “La città in Comune” a Palazzo Cabrino. L’addio a Ballarè di Reali, Diana e D’Intino

Negli ultimi mesi, i segnali di dissenso sono stati numerosi. E la scelta che verrà ufficializzata domani non stupisce più di tanto. I consiglieri comunali Alfredo Reali, Biagio Diana e Roberto D’Intino costituiranno, in consiglio comunale, un nuovo gruppo politico ribattezzato “La città in Comune”. Un nome non nuovo nel panorama cittadino: “La città in Comune”, infatti, è il movimento che fa capo al candidato sindaco Luigi Rodini, presentato ufficialmente la scorsa settimana. Un movimento che raggruppa anime di sinistra e di centrosinistra, facendo convergere a sé anche una parte di componente cattolica, che si contrappongono al PD di Ballarè e all’attuale maggioranza che di fatto si spacca.

Come dicevamo, la sensazione che prima o poi i suddetti consiglieri (Reali di Sel, D’Intino e Diana del PD) avrebbero preso le distanze dal primo cittadino era nell’aria da tempo. Dalla questione aree industriali di Agognate, alla gestione del famoso deferimento del Comune alla Procura della Corte dei Conti, fino ai temi più attuali (non ultima la campagna di informazione con gli animali) le divergenze tra la maggioranza che ancora sostiene Ballarè e i tre membri del consiglio comunale sembravano ormai insanabili.

La nascita del movimento guidato da Rodini ha dato la spinta finale che verrà formalizzata domani in una conferenza stampa durante la quale, dicono gli stessi consiglieri, verrà “sancita una distinzione concreta rispetto alla politica adottata dalla Giunta Ballarè indirizzata, quasi unicamente, alla promozione mediatica per il rinnovo delle cariche in vista della scadenza per le elezioni amministrative in città. La cronica disattenzione per le priorità denunciate dalla comunità. L’irrispettosa considerazione del ruolo del Consiglio Comunale nel presentare deliberazioni e programmi dai contenuti non sufficientemente conosciuti nei tempi richiesti. La visione non condivisa di una città delineata nel Dup allegato al prossimo Bilancio preventivo, anch’esso confezionato con metodo assolutamente incomprensibile”.

Reali, Diana e D’Intino, domani, spiegheranno in modo approfondito le motivazioni che li hanno convinti a sottrarsi da una gestione della cosa pubblica quanto meno anomala rispetto al bene dei cittadini e della città stessa, indicando anche “il percorso e l’impegno che intendono portare avanti per il prossimo futuro”, non più accanto a Ballarè…